1. Sesso e parenti. (1 parte)


    Data: 17/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Giovii1234, Fonte: Annunci69

    Sono un ragazzino di 18 anni, gay, ho un fisico abbastanza panciutello e sono alto 1.78. Oggi vorrei raccontarvi una storia successa qualche anno fa, quando ancora non ero apertamente omosessuale.
    
    Era estate e la mia famiglia era nella spiaggia di Mondello. C'era tutta la famiglia: zii, zie, cugini e cugine. Io ho sempre odiato il sole, quindi mi rintanai sotto l'ombrellone e mi distesi a pancia in giù a leggere un libro. Vidi che qualcuno si stava distendendo accanto a me: era mio zio. Mio zio era il classico uomo siciliano. Era alto, con i baffi, panciuto, peloso come una foresta solo nei punti giusti. Era appena uscito dall'acqua quindi era pure tutto bagnato. Una delizia per i miei occhi. Indossava uno slip nero, che faceva capire quanto lo avesse grande. Ero abbastanza vicino a lui per sentirne il suo odore. Odore di maschio.
    
    Arrivò l'ora di tornare a casa e con mia grande fortuna dovetti andare con mio zio sul motore. Ero entusiasta di questa mia opportunità. Salì sul motoro e scelsi di mettere le mani attorno al suo corpo. Sentivo i peli fra le dita e mi appiccicai totalmente alla sua schiena. Inizia a muovere le mani, come se stessi massaggiando e salì fino al petto. Arrivai ai capezzoli pelosi e misi sopra le mani. Aspettai un po' e inizia a massaggiarli con il palmo, lo sentivo che diventavano duri duri e iniziai a dare loro dei pizzicotti.
    
    "Ei, ma che fai testa di cazzo? Mi fai male! Stai fermo!" disse lui.
    
    Abbassai le mani e li misi sopra al suo pacco ...
    ... e non se ne accorse. Anche qui presi a massaggiare, ma non sentì nessun movimento e volendo scoprire di più mi accinsi ad aprirgli il costume e a mettere le mani dentro.
    
    "MA CHE MINCHIA FAI? LEVA LE MANI DA LI' FINOCCHIO O TI BUTTO GIU' DAL MOTORE! TI GIURO CHE TI FACCIO FUORI" mi urlò. Sapevo che non l'avrebbe mai fatto e iniziai a giocherellare col suo grosso arnese moscio. Una goduria sentire quel coso moscio farsi sempre più grosso nelle mie mani. "LEVALO, DAI" continuò lui. Non risposi e iniziai a leccargli la schiena e a mordergliela dolcemente. Ansimava anche lui. Allora non piaceva solo a me! Segai il suo cazzo per tutto il tragitto fino a casa e quando arrivammo mi prese per le mani e mi tirò dentro calciandomi forte. "Questi sono perchè non mi hai ascoltato." Poi si levo gli slip neri e iniziò a sbattermi fortemente il suo cazzo nella faccia. "E questo perchè mi hai fatto eccitare brutto frocio". Non parlavo, ero troppo eccitato. Mi portò nella sua stanza e mi sbattè sul letto con violenza strappandomi il costume. Prese il mio culetto e lo aprì per bene e ci infilò dentro il suo cazzo duro. Sentivo un dolore passarmi per tutto il corpo, piansi e urlai. Mi diede un pugno: "Stai zitta o vuoi che ti senta tutto il vicinato?". Si staccò e andò a prendere una cosa dal cestino delle cose sporche. Le sue mutande. Me le mise in bocca. Erano gialle e puzzavano. Dio, quanto mi eccitai! Le leccai tutte con la lingua. Mi rimise il cazzo in culo e mi disse in continuazione: ...
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