1. Non sono bella però


    Data: 18/06/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Rosa

    ... fra le mani e mostrandomelo. "Pasquà vero dici? Sono dieci anni che viaggiamo insieme e oggi mi spunti così?" Per tutta risposta mi prese la mano destra e la portò sulla sua patta. "Va! Finiamola di scherzare con le cose serie" dissi cercando di sottrarre la mano. Però! Che malloppo! La mia mano era piccola per incopparlo tutto. Fu per istinto, sentendomi ad un tratto avvampata e curiosa, che incominciai a tastarlo mentre lui portò la sua mano sinistra sul mio culo palpandolo e Totò, alla mia sinistra, portò la mano sinistra sui miei seni mentre quella destra si uni a quella di Pasquale sul mio culo. Mi ritrovai come in una morsa e sentivo il cazzo duro di Totò sul fianco. Ero curiosa di vedere l'espressione del mio viso. Ad un tratto sentii un'altra mano sulle tette. Era qualla destra di Pasquale. Mi resi quindi conto che la mia mano sul suo pacco era libera e lo stavo tastando liberamente e con più voglia. Totò spostò la mano sinistra dalle tette alla mia guancia, girò il mio viso e sentiila sua lingua forzare le mie labbra. Pensai: alla faccia di quello stronzo di mio marito. Faccia di capra? Ora ti faccio vedere io. Al che dischiusi le labbra e la lingua di Totò fu subito dentro esplorandomi ogni angolo della bocca. Strinsi ancora con più forza il pacco di Pasquale e succhiai avidamente la lingua di Totò. Nel frattempo sentii la mano sulla coscia alzarmi la gonna e, non appena arrivò sulla mia carne viva esclamò: "Minchia Totò, sapessi com'è di sotto!" Così mentre io e ...
    ... Totò ci baciavamo e ci leccavamo fino a mancarci il respiro, la mano di Pasquale raggiunse l'interno delle mie cosce a contatto con la fica. Ansimai di piacere nella bocca di totò e istintivamente divaricai le gambe per farmi toccare meglio. Totò mi leccava il collo e l'orecchio ed io ansimavo, gemevo e, senza rendermene conto dicevo continuamente di si ,siii. Pasquale si staccò da me e vidi che stava aprendosi i pantaloni. Totò si spostò dietro di me, mise la testa sotto la mia gonna e prese a leccarmi le cosce e le chiappe. Pasquale lo tirò fuori. "Tieni, guarda che bello, a te aspetta" disse mostrandomelo in tutta la sua potenza. E si, in tutta la sua potenza: era bello grosso con le vene gonfie in forte rilievo. Erano quasi 2 mesi che non assaggiavo quello di mio marito e quello che mi ritrovavo a disposizione era sicuramente più grosso e più lungo. Lo impugnai e lo segai mentre la lingua di Totò mi faceva impazzire. MI stava sfilando le mutandine e, nel frattempo mi leccava. "Porca miseria Ro, me lo immaginavo che dovevi essere brava" disse Psquale gemendo. Sentivo l'orgasmo vicino: La lingua di Totò che mi torturava clitoride mi faceva letteralmente impazzire, così quando Pasquale mi prese la testa e mi fece chinare, senza esitare presi a leccarglielo e, mentre godevo di un orgasmo tempestoso, lo imboccai. "Minchia chi bocca!" Gridò Pasquale. La mia bocca sporgenter della mia faccia di capra. Ora si che sei un bel cornuto brutto stronzo, spero che sarai contento, pensai. ...
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