Tua, per un solo istante
Data: 02/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: BIMBA79
�è quasi la tua�Riaprii gli occhi, destata dalla sua voce, un brivido mi scosse, tesa come una corda di violino stetti in attesa, nessun'altra parola uscii da quelle maledette labbra, dannate, perfette labbra che avevo immaginato troppe volte tra le cosce in quest'ultima settimana. Mi sentii travolgere all'improvviso dalla vergogna, non seppi che fare, sospirando in un gesto involontario guardai verso il finestrino, la luce quasi accecante all'interno del mezzo in contrapposizione al buio che ormai era sceso su Torino, permettevano alla mia immagine di venir riflessa.Mi scrutai per un breve istante, giusto il tempo per scorgere i miei occhi lucidi e maledire il mio impudico comportamento.Non ebbi il coraggio di cercare il suo riflesso, ero certa che l'avrei trovato, o forse lo desideravo, vaneggiavo tra pensieri impuri e perversi, li stessi che mi avevano portato a sedere nel sedile davanti al suo, speravo con cauto timore di trovare quegli occhi, come speravo che il mio respiro gli si fosse piantato fin dentro il cervello.Vergogna e eccitazione per il gesto appena compiuto mi portarono a sorridere, più una reazione isterica che altro, il mezzo era quasi deserto, questo mi rincuor�, finché non pensai che lui era alle mie spalle, a pochi centimetri da me, dal mio corpo, dalla mia bocca.Sprofondai nel sedile, per farmi più piccola, per poter sparire, ma i grandi palazzi ottocenteschi mi diedero conferma che la mia fermata era prossima, sapevo che avrei dovuto scendere, ...
... sarei restata per interminabili secondi in piedi, davanti a lui, come un condannato a morte, come un delinquente che aspetta una sentenza. Mi senti come un animale in trappola, presi un profondo respiro balzando in piedi, senza indugiare troppo, quei gesti calcolati che vuoi far passare come normale routine, "fermata, ci si alza, si scende, tutto chiaro, facile" mi ripetevo come fosse una sorta di mantra.Mentre il pullman si apprestava a fermarsi mi sentii quasi sciogliere, immaginando quali pensieri stesse facendo su di me quell'uomo. Avvampai più volte, finché il mezzo si arrestò, le porte si aprirono e senza pensare a nulla, se non a fuggire, mi fiondai fuori.Tirando un lungo respiro di sollievo, aumentai il passo fino a essere almeno fuori dalla sua visuale, per poi bloccarmi in mezzo alla via, aspirando a fondo l'aria fresca per farla entrare in circolo il più velocemente possibile, con urgenza.Appoggiata al muro, a occhi chiusi cercai di riacquistare un po' di lucidità. Mi sentii sporca e maledettamente eccitata. Ed è in quell'attimo che il mio cuore quasi si arrestò.�Lo fai spesso?� quelle parole mi entrarono dentro come una lama, mi pietrificai all'istante, incapace pure di respirare.�Avanti, rispondi, - chiese quasi divertito senza darmi l'opportunità di replicare - è un vizio o uno spettacolo esclusivo, diciamo, solo per me?�Morii, davanti ai suoi occhi, morii di vergogna, non riuscendo a dire nulla annaspai alla ricerca di aria, i miei occhi fissi sul lastricato, il ...