La prima volta che vidi uno reale
Data: 20/06/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Morfeo, Fonte: EroticiRacconti
Negli anni 80 era molto comune dalle mie parti portare i ragazzini in campagna quando si andava per funghi, asparagi o castagne, per stare attenti alle vespe o motorini. Un sabato Fabio, il figlio di Maria la signora che abitava nel mio stesso stabile, un bel 20enne, magro, alto 1,75, scuro di pelle e di capelli, occhi scuri e furbi. Mi chiese se il giorno dopo volessi andare con lui e un suo amico a raccogliere gli asparagi, una mezza giornata all’aria aperta e conoscere posti nuovi? Risposi subito di si. Avvisai mia madre il giorno dopo alle 8:00 ero già pronto, lui poco dopo passo a chiamarmi. Andammo in garage a prendere la sua vespa, passammo da Pasquale che si fece trovare già pronto giù al palazzo. Pasquale si era portato un altro ragazzo, Adriano un mio coetaneo che conoscevo di vista ma non avevamo mai giocato o trascorso del tempo assieme. Ci avviammo direzione contrada “fontana delle rose” arrivati sul posto ci fermiamo vicino alla una villa abbandonata del 800 mettiamo i mezzi in un angolo del casolare lontano da occhi indiscreti, ci dicono di non allontanarci e dare un occhio ai mezzo, prendono il sentiero e in breve tempo spariscono dalla nostra vista. Iniziamo a raccogliere anche noi degli asparagi non allontanandoci tanto tenendo sempre d'occhio casa e strada ma dopo un po’ ci iniziammo a rompere e lasciammo perdere la ricerca degli asparagi e iniziammo a esplorare la villa un po’ vandalizzata un po’ lasciata alle incurie del tempo. Un casolare di 2 piani ...
... con tante stanza comunicanti, tante finestre e balconi. Nel girovagare ci imbattiamo in una stanza dove in un angolo c’erano delle riviste e pagine di porno vecchie e sgualcite, iniziammo a ridere per il ritrovamento ma ci incuriosivano, ricordiamo che non c’era internet e i video erano solo visibili in Hvs, ritrovare un giornale era come entrare in youporn. Di sesso si sapeva e parlava poco Iniziamo a sfogliare rivista o quelle che ne restava, anche se ce ne parecchie d'istinto vedemmo la stessa e commentavamo e sghignazzavamo, tra i commenti su un cazzone e un bel paio di tette e bella figa in breve le nostre mutande iniziarono a prendere volume i nostri cazzi adolescenziali. “Adriano, a me sta scoppiando io mi devo pugnalare” (Pugnalarsi = segarsi) Prendo un'altra rivista e mi allontano da lui ma sento: “ cazzo fai vieni qui ci pugnaliamo assieme, due maschi, ti vergogni?” Farfugliai un “pensavo ti vergognassi” Timidamente tiro fuori il mio dalle mutande e lui mi segue a ruota, anche se non volevo vederlo ma l’occhio cadeva, era lungo più del mio sui 17/18 centimetri ma sottile, il mio era ed è un po' più corto ma più grasso,iniziamo a segarci quanto all’improvviso sentiamo la voce di Fabio e Pasquale che entrano in camera, volevo morire. “Che fate?” chiese Fabio, avendo capito cosa stesse succedendo, scoppiarono in una grossa risata e iniziarono a sfotterci. Quando si calmarono dissero “ fateci dare un occhiata di chi sono questi giornali?” Senza sentire la risposta ...