1. La prima volta che vidi uno reale


    Data: 20/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Morfeo, Fonte: EroticiRacconti

    ... iniziarono a sfogliare ogni uno una rivista differente. I commenti alle immagini iniziarono a farsi pian piano più audaci e volgari, e le mani strofinava sempre più forte e frequentente sui loro pacchi. Fabio mi guarda e dice: “ ora ti faccio vedere un vero pingone e tiro fuori il suo arnese, forse perché era il primo che vedevo dal vivo, mi sembro grandissimo rispetto al mio, tiro fuori una verga già bella dura e con venature belle gonfie, semi scappellato, “Eeehhh… che te ne pare?” ed inizia a segarsi, prima lento poi iniziava ad aumentare il ritmo. Pasquale era più timido, per incoraggiarlo a mostrare il suo cazzo con una manata afferrò il cazzo di Pasquale sopra i pantaloni e quando l’amico lo tirò fuori lo prese in mano e ci gioco un poco facendolo saltellare sul palmo della mano un paio di volte “ e di quest altra bestia non diciamo nulla?”, Fabio era più spavaldo, a pensarci adesso anche un po’ antipatico. Riprese a segarsi e dopo un po’ “ ora t'insegno come si fa una vera sega” Prese la mia mano e la porto verso il suo cazzo, tenendo presente con che disinvoltura aveva toccato quello di Pasquale mi sembro normale fare lo stesso e non feci nessun problema. Che strana e bella sensazione, tenere in mano un arnese duro, sembrava diventasse ancora più grosso e duro. Accompagnato e ritmato dalla sua mano iniziai a pugnalarlo. Nello stanzone i gemiti di Fabio e Pasquale echeggiavano, io ed Adriano li segavamo ci guardammo e accennammo un sorriso, Fabio si appoggio alla ...
    ... parete, mette una mano sulla mia spalla e spinge giù in modo che mi inginocchiassi davanti a lui, la sua cappella diventata rossa svettava davanti al mio naso, era profumata pulita, non emanava nessun puzzo di piscio, la sua mano mi spinse fin quando mi entro in bocca fino in gola, inizia a scoparmi la bocca, gli affondi avvolte erano tanto profondi che avevo l'atto del vomito, mi scopa la bocca per un bel po’, poi il suo respiro divenne più affannoso e farfugliava un “ vengo, sto venendo” non capivo cosa volesse dire, vengo da dove, qualche istante… sento in bocca spruzzi di qualcosa di caldo lui mi teneva ferma la testa in modo che non potessi tirarlo fuori, era tanta, d’istinto ne ingoiai una parte e poi un'altra, un gusto strano mi inondò la bocca ma piacevole, lo tiro fuori e mi disse: “leccalo”. Io ero come ipnotizzato, lui chiedeva, non ha mai ordinato, è stato sempre gentile nel chiedere le cose. Se lo rimise nelle mutande e urlo a Pasquale che si era spostato nell’altra stanza “hai finito?” Qualche istante e tornarono Pasquale ed Adriano, Adriano aveva delle tracce di sborra sulla faccia e su un sopracciglio. “Cazzo è 1:30 si è fatto tardi dobbiamo andare, la prossima volta tocca a noi, vi facciamo sborrare anche a voi” disse Fabio. Tornammo velocemente senza parlare, senza dire qualcosa dell’accaduto, arrivati in paese ci siamo divisi da Pasquale e Adriano. tornai a casa, mi chiusi un bagno ricordando, rivivendo tutto l'accaduto e mi sono pugnalato di brutto, credo di ...