Un bel ricordo
Data: 20/06/2021,
Categorie:
Sensazioni
Etero
Incesti
Autoerotismo
Autore: xillo11, Fonte: RaccontiMilu
... circonferenza.Iniziai a muovere il pene a sinistra e destra poi in alto e in basso, oggi mi sembra impossibile che da quel giornaletto non avevo capito che il movimento da fare non era quello.Dopo un paio di minuti la mano di mio cugino mi venne in soccorso, fino ad allora era rimasto passivo, mi afferrò il polso e senza dire nulla mi mostrò il movimento da compiere.Non sapevo se dovevo stringere molto o se gli avrei fatto male e neanche se avessi dovuto salire e scendere lungo il pene con un movimento veloce o lento. Ero inginocchiata sul fieno di con il viso a pochi centimetri dal pene. Forse proprio questa mia inesperienza lo aiutò a entrare in un una condizione di isolamento totale dal mondo esterno che non ho mai più riconosciuto in altri ragazzi con cui sono stata in seguito.Gemeva ad alta voce ‘Oooohhhhh…. Daiiiiiii….’, sperimentavo il movimento della mano sul suo pene, lento, veloce, stringevo e mollavo a volte lo tenevo rivolto verso l’alto altre verso il mio viso. Da come gemeva scoprivo come dovevo usare quell’oggetto che fino a poco prima credevo di conoscere.Con la mano spingevo la pelle verso il basso cosi da lasciare scoperto il glande, in quei momenti mi fermavo per alcuni secondi in modo da studiarne la forma. La punta era di un colore rosso molto scuro, appoggiai le labbra sul glande e con la lingua ne tastai la punta, sentii indistintamente il forellino da dove mi aspettavo di vedere uscire il suo seme. Il contatto della mia bocca con il suo pene durò ...
... solamente un respiro ma mi permise di capire quanto era caldo, duro e come pulsava il pene in un momento di eccitazione. Sentii una sua mano appoggiarsi sopra la mia testa e, penso, come per istinto spingerla come non le bastasse la mia lingua ma volesse fare entrare tutto il pene dentro alla mia bocca, ma subito mollò la presa e io staccai la lingua dal buchetto.A quel tempo non riuscivo a capire come potesse godere a quel modo mio cugino sapendo che la mano che scivolava lungo la sua asta era quella della figlia del fratello di sua mamma.Il pene prese a pulsare, lui iniziò a dimenarsi, mi resi subito conto stava raggiungendo il culmine del piacere, anche se in fondo non mi interessava molto di lui, dovevo vedere come usciva quel fiume dal piccolo foro sul glande, dovevo vedere se era un liquido come l’urina o qualche cosa di diverso.Dopo pochi secondi ebbi tutte le risposte, mio cugino si bloccò come pietrificato, mentre la mia mano destra saliva lungo il pene che si era fatto enorme sentii la piena del fiume che lo riempiva. La forza del fiume aveva dilatato il pene che non riuscivo più a contenere nella mia mano, il glande era completamente scoperto, non aveva pelle a sufficienza per tenerlo nascosto. Vidi il primo violento getto uscire dal foro e venni investita su di una guancia, era caldo e denso come non avrei mai immaginato. Mi spostai leggermente per non essere investita da altro sperma che pareva zampillare senza fine, continuai il movimento del braccio ma strinsi ...