Loredana docile e ubbidiente...
Data: 21/06/2021,
Categorie:
Trans
Autore: Loredana, Fonte: Annunci69
... Luigi XV dipinto a mano, affianco un lavabo rettangolare con due vasche scavate su un pezzo unico di marmo bianco.
Mentre osservavo curiosamente ogni angolo di quella stanza, pensai ad Eleonora come ad una di quelle persone alle quali, appena conosciute, spalanchi spontaneamente le porte della tua piu profonda intimità.
Era oramai evidente che la complicità che ci aveva uniti da subito, ci avrebbe condotti lontano.
APPENA RIENTRAI in camera Eleonora mi fece sdraiare sul letto, nella stessa posizione del clistere, poi infiló un cuscino sotto la mia pancia per rialzarmi il sedere e mi bendó nuovamente.
Rimasi immobile attendendo trepidamente come un bambino a cui hanno promesso una bella sorpresa.
Capí che Tai si era avvicinato a me, allorquando sentii chiaramente vicino alle mie orecchie il suo respiro ritmicamente intenso prevalere sul sottofondo musicale.
L'altro senso °libero°, l'olfatto, mi comunicava che Eleonora si era avvicinata ed il suo profumo era entrato delicatamente nelle mie narici, avvisandomi che era giunto il "momento".
Immobile attesi le sue mosse.
Il mio culetto, morbido e lindo come quello di un bambino, si sentiva al centro dell'attenzione, e ne aveva tutte le ragioni...
Improvvisamente sentì un arnese caldo penetrare prepotentemente il mio buchino voglioso e mi lasciai andare senza opporre alcuna resistenza.
L'introduzione era stata talmente repentina che non vi era stato il tempo per comprendere la consistenza di ...
... quell'arnese, che certamente non aveva nulla di umano...
ISTINTIVAMENTE, con le dita della mano destra, tastai dietro tra i miei glutei e riconobbi il fallo di vinile, cosparso di gel, che Eleonora, mi aveva introdotto spingendo dentro con forza.
Quel cazzo artificiale ormai aveva invaso il mio buchino, che godendo si era dilatato sempre di piu sotto i colpi decisi della mia padrona.
Stimolata dai miei gemiti di eccitazione, spinse ancora, sbattendo rumorosamente le sue cosce contro le mie natiche che muovendosi compressero l arnese a mò di sandwich.
Si fermava qualche istante e poi ripartiva con una cadenza precisa stringendo in una mano il mio pene “pietrificato”.
Passarono alcuni minuti, i miei sensi si arresero e le sborrai in mano mentre il mio buchino pulsando si apriva e si richiudeva come la bocca di un pesce ...
Appena ebbe raccolto lo sperma, mi infilo le sue dita in bocca facendomi assaggiare per la prima volta il mio nettare caldo, appena sfornato, poi gemendo anch’essa, delicatamente riaffondò il dildo e poi lo estrasse lentamente e definitivamente dal mio culo sazio.
Dopo essermi goduto gli effetti rilassanti sul mio buchino appagato, mi girai, mi tolsi la benda e sedutomi sulla sponda del letto potei ammirare la mia padrona che, slanciata sui tacchi, mostrava con autorità e fierezza un fallo carnoso e venoso di medie dimensioni, che spuntava frontalmente da uno slip di latex nero indossato con disinvoltura da Eleonora.
Tai aveva assistito all atto ...