1. Sui pinenei


    Data: 25/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: reveur

    ... piccole cose, di piccoli baci, di sguardi d’intesa ora complici e ora allusivi ora portatori di semplice e banale serenità. François avvertiva con dolorosa lucidità l’ineluttabile tracollo del loro rapporto a causa dell’insoddisfazione della moglie, della sua smania di attaccarsi a qualsiasi novità ed a qualsiasi bellimbusto capace di ammannirle nuove e diverse emozioni…..
    
    La padrona di casa al termine del racconto allungò una mano e la posò con dolcezza su quella del giovane per fargli sentire la sua vicinanza, dopo di che anch’ella raccontò la sua storia, molto più recente, a dire il vero, ma dai contorni molto simili: il marito cinquantenne, dopo trent’anni di matrimonio, era scappato con una trentenne divorziata, lasciandola sola, con la fattoria da mandare aventi e con il suo lavoro in ospedale. Per evitare che tutto andasse in malora aveva dovuto prendere un anno di aspettativa non retribuita ed affidarsi ad un certo numero di operai che le costavano una fortuna.
    
    Per lei l’azione del marito era stata come un fulmine a ciel sereno, perché non aveva minimamente intuito cosa passasse nella sua mente; perché pensava di bastargli in tutto e per tutto, sia sul piano affettivo che su quello fisico, del sesso.
    
    Eppure lei era una donna desiderabile e ciò glielo facevano sentire gli uomini che quotidianamente incontrava in ospedale sia con schietti e fugaci complimenti, sia con assidui corteggiamenti. Se solo lei avesse voluto avrebbe avuto ai suoi piedi un ...
    ... nugolo di spasimanti, ma ciò non rientrava nel suo “sentire il matrimonio”, lei era sempre stata fedele al marito e desiderava arrivare alla fine dei suoi giorni con il suo uomo accanto.
    
    La donna in quei giorni di solitudine e sofferenza aveva scavato a fondo nel suo cuore per capire in cosa avesse sbagliato, cosa non aveva fatto per poter giustificare l’azione del marito, ma non seppe trovare in se stessa colpe o gravi mancanze, se non che all’amore scoppiettante dei vent’anni era subentrato un amore più maturo, più pacato, una comunione profonda, intima e rassicurante. Lei nel loro matrimonio aveva cercato e trovato la stabilità dei sentimenti, la serenità, la certezza del loro rapporto e del loro futuro, ma evidentemente lo stesso non era stato per il marito.
    
    Tutto ciò era naufragato miseramente di fronte alla fuga del marito con un’altra e il suo essere proiettata un oscuro e periglioso “mar delle tempeste”.
    
    Il racconto della donna si concluse con delle lacrime che lei nascose mettendo sulla fronte una mano a fare scudo dei suoi occhi.
    
    Fu la volta del giovane ad allungare la mano e posarla su quella della donna, con dolcezza e delicatezza tale che non potesse essere scambiata per un’avances:
    
    “E’ pensare che gli ho dato tutta la mia vita, la mia fedeltà, la mia schietta sincerità…. ”
    
    “Non ti meritava! Non una donna come te… Solo uno stupido ha potuto non rendersene conto…” la consolò il giovane, dandogli del tu.
    
    “Già!” convenne la donna, ma senza ...
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