1. Flavia e il timido momento della novità.


    Data: 27/06/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autoerotismo Autore: ipnotica, Fonte: RaccontiMilu

    Oggi è un'altra di una serie infinita di giornate in cui vorrei scomparire. Mi sono appena alzata e la mia agenda è colma di impegni e scadenze da rispettare entro oggi, il mio lavoro è un inferno, mi ritrovo sulla scrivania fascicoli e centinaia di pagine da rivedere, correggere e spedire, scartoffie varie da sistemare, tutto questo è ciò che il mio lavoro prevede quotidianamente.Lavorare per una casa editrice non è poi così entusiasmante come pensavo, poi il mio capo...il signor Donati, che uomo pignolo e arrogante; un cinquantenne dai capelli bianchi rigorosamente pettinati con una riga laterale ed un ciuffo corto sulla sinistra, sempre vestito con una certa elegante formalità, le sue camicie di seta gli donano quel tocco da gentleman francese, il suo sguardo è penetrante, e il suo profumo si propaga per tutto l'ufficio. Sembrerebbe un uomo affascinante, sempre ben curato, colto, insomma il tipico damerino amato dalle donne, beh in realtà lo è ma il mio rapporto con lui è frustrante e deprimente, giudica sempre male ogni mio lavoro, il suo unico scopo giornaliero è quello di rimproverarmi e rovinarmi la giornata con le sue agghiaccianti lamentele. Quell'uomo è straziante, quando la mattina mette piede a lavoro sento il suo profumo propagarsi in tutto l'ufficio, è comincio a tremare pensando ad un suo imminente rimprovero giornaliero. Oggi per fortuna non ha avuto molto da ridire sul mio conto, era troppo impegnato a fare il cascamorto a Francesca, una mia collega, è ...
    ... convinto che un giorno riuscirà a portarsela a letto, ma Francesca non gliela darà mai, è troppo presa da Giorgio, l'addetto alle fotocopie, un venticinquenne appena arrivato, alto moro con degli occhi che ricordano due zaffiri lucenti.Non ho mai tempo per me, non tocco un uomo da secoli ormai, passo le mie giornate interamente a lavoro, e la sera quando torno a casa stanca mi limito a guardare un film ed accarezzare il mio gatto, Karen. Ogni tanto quando sento quel bisogno frustrante di avere un contatto intimo provo a toccarmi, è l'unico modo per svagare dall'agonia delle mie noiose giornate lavorative.Finalmente sono tornata a casa, stanca come al solito, mangio qualcosa al volo e poi vado a farmi un bel bagno caldo.Finalmente vado in bagno, riscaldo l'acqua e inizio a riempire la vasca, metto molto bagno schiuma, voglio proprio immergermi in una candida nuvola profumata. Adesso inizio a spogliarmi, tolgo per prima cosa le scarpe, delle bellissime decolté di vernice rossa, poi abbasso la cerniera della gonna, facendola scivolare giù per il pavimento, sfilo anche le calze, delle autoreggenti color miele e rimango con la camicia di raso bianca, inizio a sbottonarla... dopodiché abbasso gli slip e li poggio sulla sedia accanto alla vasca, tolgo la camicia e slaccio il reggiseno, gettandolo per terra con velocità. Adesso posso finalmente immergermi nella calda e accogliente vasca, non vedevo l'ora. A farmi compagnia c'è un bel bicchiere di chardonnay rosso. "Era proprio quello di ...
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