1. Soldi facili facili


    Data: 27/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Anna e basta

    ... vuoi anche il lato B.” Oddio l’ho sparata proprio grossa, non ho idea di quello che ho detto, non so se è tanto o poco, non ne ho proprio alcuna idea, certo se prendesse il pacchetto completo in una notte avrei guadagnato due volte il mio stipendio. “Manuel… pronto? Ci sei ancora?” “Sì sì, sono qui, se per te va bene ci vediamo all’hotel Montecarlo, stanza 208, secondo piano. Lascio detto in reception che arriverai: ore 22 allora ok?” Oddiomio, sono una escort! Una escort vera e propria, mi sono venduta a Manuel, così, sembrava un gioco e invece ho il mio primo cliente… “va bene, allora ci vediamo stasera!” “Un’ultima cosa, le foto dell’annuncio sono vere sì?” “Certo” rispondo “le ho fatte io con l’autoscatto” “Perfetto, spero tanto che tu sia veramente come in foto, e se puoi porta quell’intimo che indossi nell’annuncio, a stasera, grazie” Mamma mia cosa ho fatto, un appuntamento al buio in un hotel di roma, con uno sconosciuto. Sale l’ansia ad ogni minuto che passa e le ore diventano anni, non so che fare per ammazzare il tempo. Comincio a fantasticare su Manuel, come sarà? Sarà bello? Ma se è bello perché paga così tanto per una donna? Allora è brutto! Però è ricchissimo i ricchi non sono mai così brutti! Oddio speriamo che non è brutto… Mi comincio a preparare, sono le 20, l’ansia mi si mangia. Sto andando a fare la mignotta, ecco, l’ho detto. Anna (si questo è il mio nome da mignotta), sei una mignotta, una prostituta, il mestiere più vecchio del mondo, come vuoi ...
    ... chiamarlo così è e questa sei, nient’altro che una puttanella. Tanto vale allora vestirmi da puttanella, ma di classe, ovviamente. E poi parliamoci chiaramente, quante volte l’hai data via alla prima sera anche gratis? Se questo paga veramente per lo meno ti sei intascata un po’ di soldi… Prendo l’intimo dell’annuncio, è un babydoll verde di seta con le coppe nere di pizzo, sotto un perizoma di seta verde con inserti di pizzo nero, e lo metto in borsa insieme ad un paio di autoreggenti nere. Poi mi vesto carina ma non troppo, non voglio che in reception pensino che sia una zoccola della salaria. Metto una maglietta un po’ larga e scollata bianca e nera che mi copre il sedere, sotto degli shorts neri che mettono in risalto le mie belle gambe, e infine, ovviamente, tacco 12. Chiamo un taxi e durante il viaggio lo faccio fermare davanti ad una farmacia con distributore per comprare dei preservativi, sesso sicuro, per lo meno. L’hotel fa angolo fra due strade, la hall non è molto grande, un paio di scalini prima del bancone del receptionist, una pianta in mezzo che potevano anche risparmiarsi, e sulla destra un ascensore di quelli in ferro vecchio stile. Mi presento dicendo che mi stanno aspettando nella 208, e l’inserviente gentilmente mi accompagna e chiama l’ascensore per me, probabilmente per guardarmi più da vicino. Ha capito benissimo cosa sto facendo, salgo al secondo piano e raggiungo la stanza, busso e la porta si apre subito, probabilmente mi aspettava. Manuel non è un ...
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