Serena cap 4
Data: 28/06/2021,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... occhi.“Spogliati, puttana.” Sibilò lui. I sorrisi ironici erano spariti. Marco adesso era glaciale in ogni affermazione, e Serena si sentiva infatti raggelata da quegli ordini secchi, che non ammettevano repliche…Ma esitava… La presenza di Paola, oltre a quella di lui, la riempiva di una vergogna e di un senso di vulnerabilità mai provato nemmeno quando l’aveva legata alla scrivania... L’atteggiamento di lui… o la sadicità che intuiva in lei…“Problemi?” chiese lui spazientito.“Cosa… cosa volete farmi ancora? Mi hai già usato… come più ti piaceva, io ti prego di…” sussurrò Serena…Un mezzo sorriso spuntò sul viso dell’uomo, ma di rassicurante non aveva niente.“Ho usato il tuo corpo… e in minima parte… io lo voglio tutto, completamente. E assieme al corpo, anche la mente… Capirai strada facendo. Adesso, nuda. Altrimenti…” e lasciò la frase in sospeso. Ma tanto bastò.Trattenuta da Paola, impedita nei movimenti, Serena infilò comunque i pollici nella gonna, lasciandola ricadere a terra. Alzò lo sguardo su Marco… sperando di trovare chissà quale impossibile gesto di clemenza… trovò solo un muro.Doveva solo ubbidire.Dita tremanti… sui due bottoni della camicetta… e poi sfilarsela…Nuda. Come le era stato ordinato.Nuda. A sentire gli occhi di due porci sul suo corpo.Lacrime sulle guance. E le mani di Marco che prendevano i suoi seni da sotto, a soppesarli, a beneficio di Paola…“Che te ne sembra Paola? Può essere una puttana di tuo gradimento?” chiese lui, senza smettere di fissare la ...
... sua preda negli occhi.“Assolutamente sì. Meglio cominciare, direi…” disse sorridendo l’altra.Serena assisteva avvilita a quello scambio di battute… parlavano di lei come un pezzo di carne… e l’accenno di Marco prima… voleva anche la sua mente… in che precipizio era finita?Ad un cenno di Marco, Paola sospinse Serena verso la scrivania. Rudemente, fu spinta a piegarsi sul mobile, non più distesa, piegata piedi a terra e ventre sul piano di lavoro.La mano di Paola continuava a trattenerla in basso, tra i lamenti di Serena, il cui viso era voltato verso il muro. Non vedeva cosa stesse facendo Marco. Udiva il rumore del suo rovistare nelle buste, e il seguente avvicinarsi a lei. I polsi le furono portati dietro la schiena, da Marco, aiutato dalla mano libera di Paola.In un attimo, furono legati assieme. Non erano certo collant stavolta… Serena non aveva mai sentito sulla pelle delle vere e proprie polsiere, come non aveva mai fatto esperienza delle cavigliere che le intrappolavano le caviglie ai piedi della scrivania. Sentiva la voce di Marco…“Ecco la lista di quello che voglio. Due ore. Questo è il tempo che ti concedo ora.” Stava dicendo l’uomo a Paola… e Serena non capiva… a che lista si riferiva… ma soprattutto, la stava lasciando sola con lei… non comprendeva il perché, ma sapeva che questo sarebbe stato un altro inferno…“Sì, signore. Due ore. Non ti deluderò.” Anche non vedendo, Serena poteva sentire quanto fosse piena di bramosia la voce della donna…E di nuovo Marco al suo ...