Tentazione estiva con il fantino
Data: 29/06/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: hell12
Era una calda domenica di un pomeriggio d’agosto, e per rinfrescare i pensieri, nel verde brillante dei boschi, andare a cavallo è un’ottima soluzione. E così andai al maneggio, fuori paese.
Arrivai in bici e all’entrata del recinto, vedo vicino alla stalla, una mano alzata per aria, che mi fa cenno di entrare, era lui il fantino….Con un sorriso, che gli girava attorno a tutta la testa, mi venne incontro, accogliendomi e onorandomi come non mai.
Premetto che, vista la temperatura non indossavo l’abbigliamento consono per andare a cavallo, tutt’altro, optai invece per un leggero fresco e malizioso prendisole color beige, sandaletti bassi a mo’ di schiava, e sotto reggiseno e mutandine in un trasparente tulle color avorio…
Una mise fresca per attenuare quel caldo afoso, che innervosiva perfino le mosche a ridosso di quei poveri cavalli.
“Dai Summer …, andiamo a fare un giretto…qui intorno…”
L’idea non mi piacque subito, anche perché volevo starmene da sola, ma viste le sue insistenze, accettai di buon proposito, dopo tutto una buona chiacchierata in compagnia ritempra l’animo ed i pensieri.
Al mio si, i suoi occhi si illuminarono.
Andammo alla stalla, prendemmo i cavalli, mi aiutò a salire in sella,...sfiorandomi le mani e il culo, premendo sul vestitino leggero. Fiammate di eccitazione a fior di pelle…che captai come un chiaro messaggio di uno strano desiderio, e un tremito attraversò tutto il mio corpo.
“Ehi Attila, non correre! Summer va trattata ...
... molto bene.!”
Attila è un vecchio ma ubbidiente cavallo, e questa frase mi risuona ancora vivida , come tutto il proseguo di quella particolare ed intrigante tentazione.
A dorso dei cavalli, iniziammo la nostra passeggiata, con lui sempre attento e premuroso, facendomi strada nei posti più impervi , e soprattutto quando la visuale glielo permetteva, mi guardava ..come volesse spogliarmi con gli occhi…e mangiarmi tutta, in un sol boccone.
L’andatura a cavallo mi rendeva un tantino strana, tanto che iniziai a sentire scorrere i miei umori che leggermente mi inumidivano, preparandomi a tutto ciò che da lì sarebbe seguito.
“Ti voglio mostrare un posto”…mi disse “il casotto, una piccola ora vecchia ed abbandonata costruzione, che serviva a me e a mio padre ed ad altri nostri amici…come nascondiglio per sparare col fucile agli uccelli.
E’ ben nascosto, ci si arriva a piedi, al massimo a cavallo….”
Quando fummo arrivati, mi aiutò a scendere sfiorandomi ancora mani e culo, e io feci finta di niente naturalmente, ben falsamente interessata a vedere questo casotto. Legammo le briglie dei cavalli ad un albero vicino, quando ecco squillare il mio cellulare…..guardo e vedo il numero di Claudio, il mio erotomane Amante e compagno,…gli rispondo….sorridendo…imbarazzata e rossa in viso, per la situazione, spiegandogli che non potevo continuare la conversazione, promettendogli però di richiamarlo più tardi in serata.
Non so se abbia percepito, dalla mia voce, l’ ondata di ...