1. Tentazione estiva con il fantino


    Data: 29/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: hell12

    ... desiderio che mi stava attraversando tutta, ma penso di sì anche perché la mia eccitazione mi rese audace, provocante…..l’erotismo di quel momento mi stava infiammando perché lo stavo pensando intensamente, e perché ero vogliosa di questo fantino, vogliosa di sedurlo, di farglielo diventare duro fino a scoppiare.
    
    Li pensavo entrambi ..io sexy e sensuale, scintillante di sudore stretta in mezzo a loro, a due corpi virilmente maschili, …ma questa è un’altra storia.
    
    Con un balzo mi prese per i fianchi…mi alzò la gonna del vestitino…mi toccò tra le gambe, mi sfilò le mutandine con tocco gentile…e con le mani iniziò a scorrere le mie rotondità, palpeggiandole, baciandomi la guancia, scendendo al collo…accarezzando i miei turgidi e sodi seni, inginocchiandosi infine davanti a me.
    
    Abbassai gli occhi verso quest’uomo tremante di desiderio, gli allargai le gambe, alzai un piede e lo appoggiai su un gradino e gli mostrai, offrendogli, il bocciolo di rosa profumata: la mia fighetta.
    
    La sua lingua prese a correre tra la mia morbida e calda fessura, iniziò a leccarmi facendomi gemere, facendomi sentire calda, e lasciva, non resistei per molto….il piacere carnale bruciava tra le mie cosce. Dapprima gli misi le mani sulla testa, ma persi l’equilibrio, così puntai le braccia sul muro davanti, inarcando il bacino e buttando la testa dietro le spalle. Lui nel frattempo si slacciò la patta dei pantaloni…lasciando uscire quel bel pezzo di cazzo, avrei voluto toccaglielo…ma non ci ...
    ... riuscii, e così lui continuò a leccare la mia figa….divorandola, le sue labbra s’intruffolavano dentro, dandomi precise leccate, tra le piccole e grandi labbra, soffermandosi intorno al clitoride, leccava, succhiava piano…e poi veloce, leccava ancora, ancora e ancora.
    
    Ero allo spasmo, tesa all’orgasmo che stava per arrivare.
    
    Mentre me ne stavo aggrappata impotente al muro, lui con una mano iniziò a segarsi la verga dura, dalla rosea cappella turgida; la sua lingua era sempre più guizzante e rapidi quanto letali colpi mi fecero sciogliere, in poco tempo, portandomi all’apice dell’estasi, gemendo nel mio dolce, languido e lussurioso piacere.
    
    Da li un attimo, lo sento ringhiare come un animale e vedo schizzare il suo caldo nettare a terra, tra l’erba, la polvere e la mia caviglia.
    
    Segue un momento di silenzio e d’incredulità subito dopo, ma lui si alza, mi aiuta ad indossare le mutandine, mi ricompone, mi aiuta a montare a cavallo.
    
    Il rientro è altrettanto silenzioso, come se quello che era appena accaduto fosse stato solamente un sogno fuggevole…
    
    Arrivati al maneggio, ci salutammo, con l’invito da parte sua di ritornare ancora….
    
    Presi la mia bici, mi diressi verso casa, emozionata ed eccitata nel desiderio di raccontare a Claudio, ogni minimo dettaglio di quanto appena vissuto con il fantino leccatore.
    
    Perché volevo stupirlo ed eccitarlo di più, perché il mio bisogno carnale era stato solamente stimolato, perchè in me c’era qualcosa di diverso, perché ora ...