1. INDOLE SOTTOMESSA


    Data: 03/01/2018, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: Giorgio_cucciolo, Fonte: RaccontiMilu

    La mia è una facoltosa famiglia veronese, i Castaldo, ma tutti ci conoscono come i Gianni. La nostra influenza nella città è determinante, controlliamo ospedali, politica, università e grandi imprese. Siamo in cinque fratelli, Gian Carlo, Gian Michele, Gian Franco, Gian Filippo e io, Gian Marco. Quando nacqui io, Filippo aveva un anno, Franco ne aveva due, Michele tre e mezzo e Carlo otto. Carlo è sempre stato adorato dai nostri genitori: il più bello, il più forte, il più intelligente e il più adatto ad essere un Castaldo.Passiamo ad un po’ di descrizioni. Filippo e Franco sembravano gemelli: alti uguali, muscolosi, entrambi mori con gli occhi scuri, carnagione olivastra, mantenuta abbronzata da costanti lampade, all'età di ventuno e ventidue anni si specializzarono nel management e iniziarono a dirigere rispettivamente un'azienda leader nella produzione di cibi surgelati e una multinazionale specializzata nel web design e nella pubblicità. Michele invece era un bel ragazzo biondo con gli occhi scuri, culturista, impegnato nella politica provinciale, sempre attento ai bisogni di tutta la famiglia e disposto a sacrificarsi per il bene dei parenti. Carlo era il più bello, con capelli scuri sempre ordinati, barba lunga qualche millimetro, occhi azzurri, sorriso splendente, il fisico era invidiabile: sei ore di palestra settimanali, quattro sedute dall'estetista e due dal dentista al mese, avevano formato un corpo perfetto, con i pettorali e gli addominali scolpiti, ricoperti ...
    ... da una peluria non più lunga della barba, gambe possenti, mani e piedi grandi e sempre curati. Infine c’ero io, biondo, con gli occhi azzurri, magro ed effeminato, l'opposto di Carlo.Appena Carlo entrò nella fase puberale, noi fratellini più piccoli fummo costretti a masturbarlo e addirittura accontentarlo con servizietti orali, in cambio della sua non violenza. Al compimento dei dieci anni, si smetteva di essere schiavi del potente Carlo, ma appena io ebbi quell’età, lui divenne maggiorenne, quindi, agli altri fratelli iniziò ad imporre una schiavitù psicologica, mentre a me infliggeva una schiavitù sessuale. Inizialmente, provai un senso di odio nei confronti di mio fratello: agli altri imponeva controlli quotidiani sui loro affari, li aiutava a conquistare belle ragazze, spesso alzava le mani, ma diede ai miei fratelli la tempra dei Castaldo; a me, invece, obbligava a succhiargli il cazzo ogni giorno dopo scuola, anche due o tre volte. Il suo potere su di me aumentava sempre di più: mi impedì di tagliarmi i capelli, poi mi obbligò di abbandonare il calcio e il nuoto, infine mi tolse il permesso di masturbarmi senza il suo consenso. I miei sentimenti per Carlo cambiarono e iniziai a provare un certo piacere perverso nei confronti del mio fratello maggiore, così passavo le mattine a scuola con il pensiero fisso del suo cazzo. La mia indole sottomessa aveva appena fatto la sua comparsa.All'età di tredici anni, chiesi a Carlo, un regalo: di essere inculato. Fu il passo decisivo ...
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