Una favola - La ragazza bruna dalle grandi forme
Data: 03/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Edipo
Un giorno nel nostro regno giunse un cavaliere forestiero. "Cosa ti porta da noi, giovane signore ?" Era bruno, pallido, i suoi occhi erano azzurri e tutte le donne si innamorarono di lui. "Sono venuto a sposare la vostra principessa". "Torna al tuo paese dove certo le più belle dame ti aspettano. Nessuno dei nostri più nobili cavalieri è riuscito nell'impresa, come pensi di farlo tu ?" "Ho visto in sogno la vostra principessa, era bellissima e mi diceva: ti aspetto. Sono predestinato". Era deciso, non si poteva fargli cambiare idea. Venne il Gran Siniscalco. "Sei tu che vuoi sposare la nostra principessa ? Conosci le prove che devi superare prima di riuscire ?" "No, ma per me qualunque prova sarà facile da superare". "Se lo dici tu. Ad ogni modo incontrerai una fanciulla bruna che ti rivolgerà una domanda e se non saprai rispondere verrai scacciato via con ignominia. Se invece risponderai bene incontrerai una fanciulla bionda che ti farà un'altra domanda e dovrai rispondere anche a questa. Se ce la farai vedrai una fanciulla dalla pelle scura come l'ebano e la seguirai e dovrai fare ciò che lei ti dirà. Se supererai anche questo ostacolo non ti resterà che un'ultima prova: sarai esaminato da una fanciulla dai capelli del color del fuoco. Sappi che finora solo pochi hanno superato la prima prova; solo due la seconda; uno solo la terza ma non è sopravvissuto alla quarta. Sei ancora in tempo per ritirarti: cosa decidi ?" "Ho già deciso: supererò tutte le prove e sposerò la ...
... principessa". "Sia fatta la tua volontà. Esci dalla città, segui il sentiero lungo il lago finché non vedrai la prima fanciulla". Il cavaliere si avviò, percorse il sentiero fino a quando vide una donna seduta su un tronco d'albero. Era una ragazza bruna, giunonica; l'aspetto provocante e gli abiti discinti chiarivano il suo mestiere. "Sei tu il pretendente ? Ascolta il consiglio di una buona amica: lascia perdere". "Se sei tu che devi sottopormi alla prima prova, procedi e non indugiarmi in chiacchiere inutili". "Come vuoi ma visto che l'ora è tarda, vieni in casa mia, ti nutrirò, ti disseterò, ti riscalderò, ti divertirò". La seguì in una casa tra gli alberi. Una folla di servitori nani si affrettò a servirli, diverse ragazze li circondarono, accarezzarono il giovane, alcune in modo lascivo. "E' lui dunque". "E' il più bello dei pretendenti". "Serviamolo, presto". Lo condussero in una stanza con una grande vasca, lo spogliarono e lo lavarono, ubriacandolo di risatine e scherzi. Ma giunse la loro padrona che dopo avere osservato le nudità del cavaliere ordinò di rivestirlo e condurlo al banchetto. Così il cavaliere, profumato e splendente sedette accanto a lei mentre musici e ballerine accompagnavano con la propria arte il loro pasto. Il cavaliere non era avvezzo a bere troppo e i pochi calici di vino gli fecero girare la testa. La ragazza bruna lo baciò spesso sulle labbra, sussurrandogli parole dolci. Mezzo intontito il giovane si ritrovò in un'alcova mentre la sua compagna si ...