Sentieri di perdizione: la monta - capitolo 4
Data: 05/07/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Archi_mede26, Fonte: Annunci69
Ancora una volta fui io a scrivergli.
Quello stronzo non si era fatto più vivo.
Mi era piaciuto, mi piaceva questa situazione così strana, così stranamente perversa.
Farsi scopare da uno sconosciuto, bendata, non era da me.
Il sesso mi è sempre piaciuto e con i fidanzati avuti ho sempre messo anche fantasia, ma questa situazione, anche pensando al rischio corso... no, non avrei mai pensato di farlo.
Da un lato un certo timore, dall'altro la curiosità di sapere chi fosse.
Mi eccitava enormemente essere presa in quel modo, essere montata come una femmina, come un animale, senza particolari attenzioni.
Mi stavo eccitando.
Ripresi a lavorare per distrarmi da quei pensieri quando improvvisamente mi rispose.
Voleva rivedermi anche lui, l'indomani.
Mi chiese il solito rituale: dovevo indossare la mascherina sugli occhi ed attenderlo nuda in piedi, affacciata alla finestra.
Gli chiesi un indizio, un'immagine di qualcosa di suo. Non mi rispose.
Finalmente arrivò l'ora di uscire dall'ufficio. Mi diressi svelta verso la camera 207 del solito hotel.
Il solito senso di inquietudine mista a paura mi accompagnava ed allo stesso tempo intrigava.
Entrai in camera, mi spogliai completamente, mi affacciai alla finestra ed indossai la mascherina.
Il cuore aveva accelerato il battito, l'attesa, la consapevolezza di non sapere quando sarebbe entrato, di quando mi avrebbe toccato per la prima volta... improvvisamente mi sentii toccare delicatamente i ...
... fianchi.
Urlai cercando di girarmi ma venni bloccata dalla pressione di un corpo, nudo.
Subito una mano mi coprì la bocca.
Poi la sua voce. Mi disse che era già in camera, nascosto.
Iniziò a baciarmi sul collo in modo voluttuoso bloccandomi con una mano il mento.
Con l'altra mi stava accarezzando appena sotto al fianco, leggero ma deciso mentre col suo bacino mi faceva percepire la sua erezione.
Ancora con il cuore in gola, mi sentivo eccitata, bagnata, stavo perdendo lucidità.
Improvvisamente staccò la mano dal fianco e sentii il suo cazzo entrarmi dentro inarrestabile, duro, caldo.
Iniziò a scoparmi in piedi, deciso, con spinte decise ma avvolgenti, come una danza.
Era bellissimo. Lo sentivo in ogni centimetro della mia vagina.
Era senza preservativo. Glielo chiesi sgomenta.
Colse la mia preoccupazione. Mi disse di stare tranquilla. Era sano. Mi disse solo che voleva sentirmi dentro, voleva godere della mia figa in ogni
Singola piega, sentire quella sensazione di leggera avvolgenza che con il preservativo non si era goduto appieno.
Mi disse che non mi sarebbe venuto dentro.
Mi disse che sarebbe stato attento.
Improvvisamente lo tolse.
Mi prese per mano, mi accompagnò sul letto dove mi fece sdraiare supina.
Mi sentii ancora una volta prendere le caviglie ed aprire le cosce.
Iniziò a leccarmi la passera con foga, affondando la lingua dentro ad ogni occasione.
Me la leccava dal punto più basso a quello più alto, facendo ...