1. Le mie storie (7)


    Data: 06/07/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: isolafelice75

    Come avrete potuto notare sino adesso ho preceduto tutti i miei ricordi dal racconto di quella che era la mia quotidianità dell'epoca. Questa volta non lo farò perché vi parlerò della situazione più "intrigante", "erotica", "inaspettata" nella quale mi sia mai trovata. Ogni volta che ci ripenso mi chiedo come sia riuscita ad affrontarla, poi mi rendo conto che sono sempre stata una ragazza che ha vissuto l'attimo. In quel momento feci la scelta giusta ed infatti non me ne sono mai pentita perché fu davvero molto eccitante.Sempre durante l'università capitò che fui invitata ad una festa di laurea di un ragazzo che faceva parte della nostra comitiva. Naturalmente sapevo che abitava a Posillipo, ma non avevo idea della casa che si ritrovasse. Come ogni volta, l'appuntamento con le amiche era a casa mia. Come ogni volta dovetti contrattare il modo in cui decisero di vestirmi (perché erano loro a scegliere cosa dovessi mettere). Dopo vari compromessi ottenni di poter mettere le scarpe con poco tacco, in compenso mi fecero indossare un vestito stretto elasticizzato con delle balze nere (dopo vent'anni lo tengo ancora in armadio e qualche volta lo metto ancora), che lasciava le spalle scoperte completamente ed arrivava poco sopra il ginocchio. Considerando che credo fosse novembre o dicembre, mi portai uno scialle per coprirmi. Nonostante vestita così non mi sentissi a mio agio, devo ammettere che non stavo poi così male, tranne che per un po' di pancetta che naturalmente si ...
    ... intravedeva e per il sederone che a suo modo bilanciava il mio grosso seno. Ricordo ancora che provai a mettere le autoreggenti perché sotto la gonna era come se mi dessero l'impressione di stare nuda (chiaramente era soltanto una delle mie tante paranoie). Arrivate alla festa ci renderemo conto che non aveva una casa, ma un castello. È tutt'oggi il posto più bello di Napoli nel quale sono stata, panorama mozzafiato, piscina, giardini, terrazze e stanze tante stanze.È inutile descrivere cosa ci fosse da mangiare, anche se farei prima a dire che cosa non c'era. Ci saranno state un centinaio di persone e dopo poco inevitabilmente il gruppetto di amiche si divise, ognuna spersa in tanta bellezza. Così incontrai un altro amico del gruppo, che mi aveva sempre fatto il filo, con il quale scherzavo, ma non c'era stato assolutamente niente. Mi fece girare un po' per la villa, mangiammo, ballammo. Poi ricordo che mi chiese di accompagnarlo a prendere la macchina fotografica che aveva dimenticato nella stanza dove aveva poggiato la giacca. Entrammo in questa sorta di camera da letto enorme con una vetrata che dava sul mare, la stanza era poco illuminata, insomma in modo del tutto naturale s**ttò un bacio. Da quel momento cominciammo a sentirci a vicenda, lui toccava a me, io toccavo lui. Era s**ttata un'attrazione fisica che non credevo poter avere verso di lui. Mi abbassò la parte superiore del vestito e rimasi col seno di fuori. Più passava il tempo più i nostri corpi si scoprivano a ...
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