Tre semplici regole 1 - Racconti Erotici

Tre semplici regole 1

... prima volta nell’arco di quella giornata.

Il mio destino era segnato.

Mentre mi rivestivo Lo sentii prendere accordi per la consegna dell’abito e scusarsi con il sarto per il mio comportamento – altro che odore di bruciato, qui era scoppiato l’incendio – poi, senza degnarmi di uno sguardo, il comando, la sua voce austera - ANDIAMO – mi mandarono brividi gelati lungo la schiena.

Ubbidii subito, salutai – per una volta cortesemente – e lo seguii standogli dietro di un solo passo.

Non mi era sfuggita l’occhiata lubrica del sarto e soprattutto il movimento della sua mano, aperta e tesa in un ripetuto su e giù, come se sapesse….

Sotto il suo sguardo sentii le mie guance scaldarsi e mi affrettai a raggiungere Lui che stava già uscendo.

Non mi parlò fino a quando non arrivammo a casa, io ero sulle spine, mi ero accorto che avevo esagerato, avevo tirato troppo la corda, ma insomma anche Lui, mi conosceva, come poteva pensare che sarei stato bravo in un negozio del genere, senza contare le mani lunghe del sarto.

Appena entrati feci per aprire bocca, per giustificarmi, per scusarmi. Venni prontamente bloccato dalla sua occhiata, giaccio bollente che mi gelò sul posto. Abbassai immediatamente lo sguardo.

Non aveva neanche dovuto aprir bocca, salii le scale, entrai nello studio e mi preparai.

In attesa di Lui.

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