Blu
Data: 07/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Paoletta80
Un rapporto agognato e necessario, ma delicato e logorante, per me e te, così diversi. Tu che mi provochi, io che sto in silenzio. Tu che pretendi una reazione, io che ti fisso impenetrabile. Tu che ti ostini, io che sparisco. Se vuoi una donna da scenate, una donna che urla e ti ingiuria, ansiosa, che ti cerca e reclama continuamente... ti conviene cambiar donna. Io non sono così. Giorni di tue insistenze e di mie assenze poi, la tregua, il compromesso, l'esigenza di nutrirsi. Io, della tua intraprendenza, tu, della mia calma. Ritrovi il senno, torno da te. Un messaggio e ti avviso che sto arrivando, ho le chiavi del portone ma non quelle di casa tua. Scivolo attraverso la porta socchiusa, con passo ovattato come di consueto, il tempismo è tutto per noi. Mi accolgono la luce del tramonto dalle finestre e il tuo mondo: il tuo profumo nell'aria, la giacca e la cravatta sistemate con cura sulla sedia, la cartella aperta sul tavolo vicino al computer, fogli sparsi. Lavori di continuo. La voce proviene dal corridoio, intuisco che sei al telefono, ti aspetto nell'ingresso. Mi osservo nel grande specchio, quello dove prima di uscire, la mattina, controlli minuziosamente ogni particolare del tuo abbigliamento, sistemi i capelli, i polsini della camicia, le scarpe, indossi l'orologio. Te l'ho visto fare poche volte, ma la naturalezza nei gesti, la precisione maniacale, m'hanno incantata. Adesso sono io la protagonista, non tu. Distendo la stoffa del vestito, penso a quanto ...
... quest'abito mi doni, a quanto il colore s'intoni con la mia pelle e mi valorizzi, ma allo stesso tempo mi faccia sentire bene, a mio agio, più di quanto riesca a farlo tu. Assorta nel mirarmi, non ti sento arrivare, compari riflesso dietro di me all'improvviso, l'espressione di chi non sa che emozione provare, se felicità o rabbia. Lo specchio inganna, quasi come te, devo vederti dal vero. Mi volto e t'ho dinanzi, parliamo con gli occhi mentre ti approssimi sempre di più a me, arrivi quasi a sfiorarmi, sento il tuo calore, il respiro sulle labbra. Niente parole, niente "scusa", niente "perchè", è come ricominciare da zero ogni volta. Siamo uno di fronte l'altra, questo ci basta, deve bastarci. Sono io a toccarti, io ad aprirti lenta le labbra con le mie, sempre io che aspetto la tua risposta al bacio. Mi fai attendere, ma non smetto di vezzeggiarti la bocca, lo so che a questo particolare gioco, vinco sempre, infatti ecco la tua lingua, ecco i tuoi denti che mordono, ecco, la tua intraprendenza. Le tue mani mi bloccano i polsi, mi schiacci a te, tu avanzi, io indietreggio, fino a trovarmi spalle allo specchio, la tua bocca vorace, il bacino che preme sul mio ventre. Un predatore affamato ed eccitato che mi nega ogni difesa. Allenti la presa, mi fai girare come la ballerina di un carrillon, di nuovo sei dietro di me, seminascosto, guardi il mio riflesso. Io, in primo piano, vedo le tue mani muoversi sul mio corpo, sulle spalle nude, sulle braccia e poi giù, sulle cosce, sotto la stoffa ...