1. Blu


    Data: 07/07/2021, Categorie: Etero Autore: Paoletta80

    ... dell'abito. Segui il contorno degli slip sulla pelle, premi verso di te, vuoi farmi sentire la tua voglia ed io la sento, la sento distintamente. Siamo una monocromia: il mio vestito blu, la tua camicia azzurra, il mio bracciale di lapislazzuli, i tuoi occhi celesti. In questi momenti annulliamo le differenze. La perpetua ricerca di equilibrio, tra la mia dolcezza e la tua collera, tra le mie incertezze e le tue sicurezze, si compie quando ci tocchiamo. Vorrei girarmi e avere libero accesso al tuo corpo, ma non me lo permetti, cerco il contatto come posso, dove posso, la mano sulla nuca ad accarezzarti i capelli, l'altra sul tuo sedere, a tenerti stretto a me. Mi parli nel momento in cui ti insinui tra le mie cosce: "Non sono più disposto a rincorrerti". Guardo quegli occhi mordaci, cerco di capire se mi stai canzonando, non cambi espressione, sei serio. Non ribatto, cerco di darmi un contegno, ti sorrido come se nulla fosse. Stringi le dita sul mio sesso facendomi fremere e aggiungi risentito: "Come devo fare per avere una tua reazione?!" Non rispondo a te ma ai tuoi occhi, o almeno a ciò che lo specchio mi rimanda, tentando di leggerli con la consapevolezza che possono nascondermi ciò che vuoi. "Sono quì, è già una reazione". Nessuna replica, lo sai, non riusciresti ad ottenere di più. Porto le mani dietro di me, ti cerco, ma riesco solo a sfiorare la tua erezione, mi sfuggi: "stai ferma o giuro che ti lego!". Sospiro, giro il viso avvicinando le mie labbra alle tue, un ...
    ... sussurro: "Sì, legami... a te". È ciò che desideravi sentire, ma è anche ciò che non ti aspettavi. I tuoi occhi si spalancano e s'illuminano: t'ho sorpreso. Immobile, attendo io una tua reazione ora. Mi baci il collo, lo fai per distrarmi, mentre apri la cerniera sulla schiena e accompagni il vestito a terra, premendo sui fianchi, te ne liberi, mi lasci esposta allo specchio, ai tuoi ed ai miei occhi. Non protesto. Entrambi guardiamo te che giochi con il mio corpo. Le coppe di pizzo spostate e la tua mano sul seno e sui capezzoli, l'altra che scende sulla pelle e si fa strada dentro il sottile triangolo di stoffa, vedo scomparire le tue dita tra le cosce, adesso le sento solo, le sento muoversi sulla fessura bagnata, risalire sul clitoride e scendere ancora. Mi sciolgo a allargo le gambe, tu mi sostieni, io mi abbandono a te. Lento, insinui un dito tra le grandi labbra che ti reclamano, esplori la mia carne umida, abbasso le ciglia poggiando la testa sulla tua spalla, non posso guardarti, non voglio che mi leggi dentro, anche se il mio corpo ti parla, il mio respiro ti dice di non fermarti, la bocca schiusa comunica resa. Continui a muoverti sul mio sesso senza avanzare oltre, vuoi bagnarmi ancora, vuoi che mi arrenda incondizionatamente. Apro gli occhi, cerco i tuoi nello specchio che non attendevano altro, fulmineo mi penetri, entri completamente in me, fino in fondo e ti fermi, mi lasci gemere, piacevolmente stupita di quanto con un solo dito tu sia in grado di estasiarmi. La ...