1. Quando tutto è cominciato.


    Data: 08/07/2021, Categorie: Etero Autore: Stephan Zanzi

    Lo ricordo come se fosse ieri quando ci siamo conosciuti. Era un pomeriggio caldo d�estate e la città era semideserta; erano tutti partiti per il mare, tranne io e qualcun altro. Nell�aria risuonava il suono assordante delle cicale che tutte insieme facevano una specie di musica ossessiva. L�aria era a dir poco irrespirabile. Quell�anno io e la mia famiglia non eravamo partiti per le abituali vacanze estive, perché mio padre aveva fatto un grande investimento per ristrutturare casa, e per questo motivo la mia famiglia era in un momento di ristrettezze economiche. Niente di preoccupante, però non potevamo permetterci di andare in vacanza, tutto qui. Quel giorno, quando conobbi Moana, erano le tre del pomeriggio. Il sole picchiava in testa e l�asfalto era appiccicoso e sembrava che si squagliasse sotto i piedi. Io ero uscito con un�amica. A dirla tutta non era una semplice amica, ma una ragazza a cui andavo dietro da circa tre mesi. Si chiamava Daniela, e io ero pazzo di lei, ma lei non ne voleva sapere. Non ero il tipo di ragazzo che piaceva a lei. A lei piacevano i ragazzi belli e maledetti, tipo Johnny Depp per intenderci. E io non ero per niente così. Ero un semplice sfigato che la figa la vede soltanto col binocolo. Infatti ero ancora vergine e non ero mai stato con una ragazza. Però io ero folle d�amore per lei, anche se lei non mi si inculava di striscio. E un giorno me l�aveva detto pure chiaro e tondo: �lo so che io ti piaccio, ma io vorrei che io e te rimanessimo solo ...
    ... amici�. Però io continuavo ad essere pazzo di lei. Quel pomeriggio, appunto quando conobbi Moana, eravamo usciti con la sua vespa. Aveva una vespa nera con cui spesso raggiungevamo il centro. E mi disse che doveva andare a salutare un�amica che a breve sarebbe partita per le vacanze estive con la famiglia. Allora io gli dissi che per me andava bene. Qualsiasi cosa mi diceva di fare per me andava bene. Anche se m�avesse chiesto di scalare l�Everest io le avrei detto di sì. L�appuntamento con questa amica, che poi era Moana, era davanti al liceo scientifico. La strada era un deserto; sembrava che la città fosse stata evacuata a causa di una brutta epidemia di colera. La vespa andava spedita verso la scuola quando ad un certo punto lei disse: �eccola lì�. Era bellissima, bionda come una diva del porno, indossava dei pantaloncini di jeans davvero molto corti che mettevano in risalto le forme del suo bel culo, e sopra aveva una canottiera azzurra. Ai piedi indossava dei tacchi alti che la facevano camminare con un�eleganza fuori dal comune. Aveva un paio di cosce che non finivano più. Ebbi subito una mezza erezione nel vederla. Era porca da morire. Ad una come lei io non potevo che dare l�impressione di un patetico segaiolo. Che speranze potevo avere? Moana doveva essere senz�altro abituata ad andare a letto con stalloni da monta di razza, e io non ero altro che uno stupido ciuchino. Scendemmo dalla vespa e Daniela corse spedita verso Moana e si abbracciarono e si sbaciucchiarono ...
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