1. La cabina del tir


    Data: 13/07/2021, Categorie: Etero Autore: BlackInk

    L’uomo è seduto al tavolino esterno dell’autogrill. Ha un piatto vuoto davanti a sé, un bicchiere dal quale sorseggia una bibita e tiene gli occhi fissi sul cellulare sul quale sta digitando.
    
    La bella figa indossa un vestito lungo e leggero, che le svolazza intorno alle gambe mentre sale le scale della stazione di servizio. Impugna la maniglia della porta e i suoi occhi si fissano sull’uomo seduto al tavolino.
    
    Quando la bella figa esce dal ristorante l’uomo è ancora seduto al tavolino. Nonostante ci siano molti posti vacanti la bella figa si avvicina al tavolo dell’uomo che digita sul cellulare.
    
    “Posso?...” chiede mentre appoggia il vassoio.
    
    L’uomo alza appena lo sguardo e annuisce senza degnare di troppa attenzione la bella figa.
    
    La bella figa si siede, mangia svogliatamente quello che ha sul vassoio e poi approccia.
    
    “E’ un camionista, lei?” chiede.
    
    L’uomo la guarda e annuisce. E’ un tipo di poche parole mentre lei sembra essere un fiume in piena. Racconta del suo viaggio per andare a trovare alcuni parenti, del suo matrimonio piuttosto monotono dal punto di vista sessuale, delle sue scappatelle con i papà della scuola di sua figlia, ma che nemmeno quelle la soddisfano più di tanto.
    
    “Sa, mi piacerebbe salire su quei bei bestioni della strada.” dice indicando i TIR parcheggiati dietro all’autogrill. “Fare un giro e vedere il mondo da un’altra angolazione.”
    
    “Invece a me piacerebbe che lei mi facesse un pompino con ingoio.” risponde l’uomo infilandosi ...
    ... il cellulare in tasca e succhiandosi i denti.
    
    La bella figa annuisce. Il sole riflette la stazione di servizio dentro ai suoi occhiali. “Si può fare. Lei mi fa fare un giro sul suo camion e io la succhio fino a farla godere.”
    
    I due si alzano dalla tavola e si dirigono verso il mezzo dell’uomo che, con una bella spinta sul culo, aiuta la bella figa ad arrampicarsi in cabina.
    
    L’uomo avvia il motore, ingrana la prima e partono. Appena il camion raggiunge l’autostrada la bella figa si avvicina al guidatore e gli accarezza la patta, la slaccia e fa sbucare il membro dell’uomo. E’ un bel cazzo, grosso anche se non troppo lungo.
    
    E’ già abbastanza duro. Puzza di uomo della strada. Niente a che vedere con quei paparini inamidati da cui si fa chiavare dopo la scuola.
    
    La bella figa si getta su quel pezzo di carne e inizia a succhiarlo mentre sente il calore avvampare nel suo basso ventre. Ha sempre amato fare i pompini, fin da quando era al liceo; ne succhiava uno dietro l’altro nei bagni. Era la regina incontrastata di quell’arte ed è sicura di non aver perso il suo savoir-faire, visto che tutti i suoi amanti la elogiano sempre per questa sua peculiarità.
    
    Il camionista apprezza e dalla sua bocca esce una serie infinità di oscenità, che eccitano ancora di più la bella figa pompinara. Si dà da fare con le labbra, con la lingua, con la testa. Le mani stringono l’asta e accarezzano le grosse palle che sbucano dal sedile.
    
    La strada sotto di loro scorre, le macchine che ...
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