-
La cabina del tir
Data: 13/07/2021, Categorie: Etero Autore: BlackInk
... li sorpassano non si accorgono di quello che capita all’interno della cabina. Dopo diversi chilometri di buon lavoro di bocca, l’autista mette la freccia e scala le marce. La bella figa smette di succhiare e con gli occhi chiede cosa stia succedendo. “La tua bocca non mi basta. Ti voglio scopare e scopare anche il culo.” L’uomo conduce il mezzo un poco lontano da altri due bisonti della strada poi si porta vicino a lei e inizia a spogliarla con mani ruvide. Le afferra le tette e gliele strizza, poi si dedica alla figa, che trova già in un lago di umori; ci infila prima un dito, poi due. La scopa con le mani. La bella figa perde la testa. Gode di quel trattamento e non vede l’ora di essere sfondata. L’uomo l’accontenta; le solleva le gambe e punta l’uccello al suo sesso. Senza alcuno sforzo si apre la strada. La bella figa sente l’asta di carne dentro di sé. Il camionista la fotte con foga, sbattendo il suo scroto contro il suo culo. Lei gli stringe le chiappe per goderlo di più. Grida la sua estasi, infischiandosene che fuori qualcuno possa sentirla. L’uomo è un vero toro e sembra non essere mai sazio mentre lei ha già goduto. “Girati.” le ordina sfilandosi da lei. “Voglio il tuo culo.” La bella figa obbedisce. Vuole godere ancora. Si mette a quattro zampe sul sedile. L’uomo le bagna l’ano con gli umori del suo stesso sesso, poi appoggia la ...
... cappella. Spinge e spinge e si fa largo. Anche se l’inizio è doloroso il continuo è delizioso. Quella bella salciccia sa come lavorare. L’uomo la chiava come non mai. La sbatte sul sedile e lei viene per la seconda volta. Quando l’uomo si toglie lei sente un vuoto incolmabile. La fa inginocchiare e le presenta il suo membro turgido davanti al volto. “Stringiti le tette.” le dice mentre lui inizia a masturbarsi. Lei fa quello che dice e lui ansima sempre più profondamente fino a eruttare in un urlo liberatorio. Gli schizzi di sperma la colpiscono sul viso, sugli occhi, sul seno. Si trova coperta di seme caldo e per poco non gode ancora. Raccoglie della sborra con la lingua e se la porta alla bocca. Poi, con le mani calde di sperma, accarezza l’uccello che le ha regalato quella deliziosa cavalcata. “E’ bello giocare così.” dice la bella figa, ripulita, mentre guarda la strada davanti a sé. “Fingere di incontrarsi ad un autogrill e scopare per strada.” L’uomo annuisce. La guarda di sfuggita e poi ritorna con gli occhi oltre al parabrezza. “Già. I tuoi giochini sono sempre molto eccitanti. Sei una vera maiala. Chissà cosa ti inventrai mai la prossima volta?” La bella figa porta una gamba sul sedile e solleva leggermente la gonna. Mette in mostra la sua farfallina e con le dita la trastulla, aprendola e chiudendola. “Anche lei te lo dice che è contenta.” .