1. Siete mai stati in un cinema porno con vostra moglie?


    Data: 16/07/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: cpromagnolamatura

    Qualche settimana eravamo insieme, Anna ed io, a Bologna, passeggiando in centro quando ad un certo punto nei pressi della piazza , sotto il portico, ci siamo ritrovati a ricordare che lì una volta c’era un cinema porno. Credo si chiamasse Royal o qualcosa di simile, anche perché mi ricordo che era anche noto, con un facile gioco di parole, come Cinema Troyal. Di anni ne sono passati e credo che di cinema porno non ve ne siano quasi più, considerata anche la facilità con cui certo materiale si può reperire, ma andare a vedere un porno , parlo di 40 anni ed oltre fa, era una trasgressione, se poi ci si andava con la propria moglie, ancora di più. Si sa come siamo noi anzianotti, passati i sessanta viviamo spesso di ricordi ed è così che stimolati dalla memoria che quel luogo si portava dietro abbiamo cominciato a raccontarci l nostra avventura. Per i pochi lettori che ci seguono diciamo subito che si trattò per certi versi di una esperienza quasi da educande, ma per l’epoca e per il fatto che eravamo una coppia regolarmente coniugata fu per noi un’occasione sfruttata in un momento di libertà dai vincoli familiari. Avevamo già avuto i nostri figli, ma non ancora avevamo conosciuto Franco, che, per chi non lo conoscesse, era un collega di lavoro di Anna e alla cui amicizia è ispirata la serie dei racconti già pubblicati. Insomma fuga da casa verso la grande città per un pomeriggio tutto per noi. Il Royal si affacciava direttamente sui portici e faceva angolo con una stradina ...
    ... che poi si avventurava nei vicoli della Bologna gastronomica. Allora come oggi gli odori della torrefazione lì vicino, dei caffè, delle rivendite di alimenti colpivano chi si avventurava, così come il lusso delle vetrine circostanti e dei grandi magazzini. Dal passeggio si intravedeva questo grande atrio, con marmi e scale e le locandine, per i tempi molto esplicite. La proiezione iniziava nel tardo pomeriggio e quando ci presentammo alla biglietteria fummo squadrati da una signora di mezze età, un po’ rinsecchita e con un filo di trucco e classica collana di perle. Una bella squadratina, giusto per sincerarsi che fossimo maggiorenni ed ecco i due biglietti, già obliterati.
    
    A differenza degli altri cinema in questo tipo di locali non c’era l’addetto con la torcia che ci accompagnasse ai posti, per cui entrammo seguendo le luci rosse raso pavimento che segnalavano il passaggio fino alle file ove sedersi. Entrando a film già iniziato, stavano scorrendo i titoli di testa, credo fosse un film francese per l’esattezza per cui facendo attenzione individuammo una fila completamente libera e ci accomodammo un po’ al centro della stessa. Guardandomi intorno in effetti non notai molta gente, anzi devo dire che il cinema mi sembrò abbastanza vuoto. Eravamo in inverno e quindi abbastanza vestiti, mi ricordo che faceva molto caldo dentro il cinema e, con il senno di poi, credo che questo facesse parte un po’ della politica generale delle sale di quel tipo. Anna mia ha anche ricordato che ...
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