La signora del piano di sopra - Racconti Erotici

La signora del piano di sopra

Lucia abitava in un appartamento del piano superiore a quello in cui abitavo con i miei, prima di sposarmi. La conoscevo sin da bambino, abitava lì da prima che io nascessi e da piccolo giocavo per strada con i suoi figli, poco più grandi di me.

All'epoca dei fatti, non so quale età avesse, ma di certo aveva superato da qualche anno i 50.

Era una donna tutto sommato piacente, anche se "anonima" nei modi di fare, nel vestirsi e nel relazionarsi con gli altri condomini; molto riservata e timida, forse troppo. Quando capitava di incontrarla per le scale, proferiva a malapena un "ciao" a testa bassa e con un volume bassissimo, quasi si scusasse di qualcosa. Suo marito, un brav'uomo, aveva un aspetto un po' trasandato e probabilmente aveva qualche anno di troppo rispetto a lei che, nonostante il suo essere un po' sciatta, appariva sempre gradevole e delicata.

Il mio interesse di carattere sessuale nei suoi confronti è iniziato inaspettatamente nel presto pomeriggio di un caldissimo giorno di luglio. Come spesso succede nei piccoli paesi del meridione, durante il periodo estivo, è frequente l'abitudine del riposino pomeridiano post-pranzo. Quel pomeriggio ero al balcone per fumare la mia sigaretta del dopo caffè, nell'aria c'era un gradevolissimo silenzio, e sentii provenire in direzione della finestra del bagno della signora Lucia, l'inconfondibile scroscio della pipì che risonava a contatto con l'acqua del water. Non so con certezza se fosse stata lei a fare pipì in ...

... quel momento, so solo che nell'istante in cui ho sentito quel rumore, l'ho immaginata a gambe aperte seduta sul wc ed ho creato nella mia mente l'immagine della sua figa pelosa e poco curata dalla quale scorreva forte una pioggia dorata. L'erezione è stata istantanea e poderosa, sono corso in bagno a farmi la prima (di una lunga serie) sega dedicata a lei.

Da quel giorno, il suo sembrare insoddisfatta della vita, il suo essere estremamente timida e il suo atteggiamento da "testa bassa", hanno iniziato ad eccitarmi profondamente; immaginavo di possederla con violenza e di farle sentire tutta la virilità che probabilmente suo marito non le donava da tempo. Ho iniziato a fare di tutto per farle notare il mio interesse e il mio ardore: ho iniziato a fare spesa nel supermercato in cui lavorava con un contratto part-time, cercando il suo sguardo (che distoglieva quasi subito) più volte e fissandola con insistenza; se capitava di incontrarla per le scale la salutavo con aria da provocatore, cercando il suo disagio rispetto al mio atteggiamento e la cosa mi eccitava molto, la facevo passare avanti facendole capire spudoratamente che volevo guardarle il culo e le gambe mentre saliva (non l'ho mai vita indossare pantaloni, solo vestine e vestitini).

Non aveva amicizie o rapporti al di fuori della sua famiglia. Ebbi la conferma del fatto che si era accorta del mio desiderarla quando, alla sagra del paese, passeggiava con sua sorella e mi indicò a lei con un'espressione mista tra ...