La signora del piano di sopra
Data: 17/07/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: alphaluc, Fonte: Annunci69
... timore e scalpore, convinta del fatto che io non l'avessi vista.
Questo mio "corteggiarla" continuò, senza nessun riscontro, per poco più di un anno, ma una mattina dell'estate successiva successe che: ero solo in casa e sentii suonare alla porta, era lei! Quando mi vide arrossì e chiese di mia madre, le dissi che non era in casa e le chiesi (sempre con aria di "sfida") in che modo avrei potuto aiutarla.
Non sapendo che fare e non avendo il coraggio per ritornare indietro mi chiese di andare al mio balcone perché, dal suo di balcone, le era caduto un indumento che aveva messo ad asciugare al sole.
Quando andai al balcone mi resi conto che l'indumento che le era caduto erano i suoi slip, mi venne istintivo raccoglierli e portarli al naso (anche se puliti), nel frattempo la mia erezione era diventata incontenibile. Tornai di alla porta con i suoi slip fra le mani e vedendola rossa in viso e con lo sguardo basso, la mia eccitazione aumentò a dismisura, i miei pantaloncini di cotone che usavo in casa non nascondevano per niente il cazzo duro e gonfio che mi era venuto, arrivai davanti a lei e prima leccai i suoi slip laddove avrebbe toccato la sua figa, poi me li misi sul cazzo, sopra alla stoffa dei pantaloncini. Rimase impietrita, guardava la mia erezione con gli occhi sgranati, non riusciva a dire nulla. Chiusi la porta alle sue spalle e mi avvicinai a lei, che era rimasta immobile, iniziai e baciarle e leccarle il collo e scesi verso i suoi più o meno piccoli seni, ...
... spostando le spalline del suo corto vestitino estivo che usava per la casa, tirandoli fuori dal reggiseno. Continuava a rimanere immobile e a non dire niente, sentivo solo il suo respiro farsi pesante e avvertivo la pelle d'oca sulle sue braccia.
Continuavo a baciarla bramosamente e a leccare i suo seni ed il suo collo, succhiavo i suoi piccoli capezzoli chiari e avvertivo dal suo respiro che pian piano si stava rilassando. Cominciai a stringerla a me e a farle sentire la mia erezione sul suo ventre, presi la sua mano e la misi sul mio cazzo, non la muoveva, ma nemmeno la toglieva, abbassai i pantaloncini e rimise la mano sul mio cazzo, ormai bagnatissimo dei miei umori, cominciava ad accarezzarlo e a scappellarlo, capii che potevo anch'io toccarla fra le gambe e misi la mano sotto il suo vestitino, trovando le sue mutandine bagnate, attraverso le quali avvertivo l'abbondanza di pelo (era pressapoco come l'avevo immaginata). Spostai le mutandine e appena sfiorai le labbra della sua figa emise un piccolo gemito, mi portai 2 dita in bocca per bagnarle e iniziai a massaggiargliela, mi resi conto che tra le gambe aveva un lago. La baciai e le misi la lingua in bocca, in quel momento iniziò a segarmi sempre con più enfasi e contraccambiò il bacio con altrettanta enfasi. Le sfilai le mutandine e mi tolsi definitivamente i pantaloncini, senza staccare la mia bocca dalla sua, la condussi vicino alla spalliera del divano che era prossimo all'ingresso della casa, le feci appoggiare ...