1. Messico:una bellissima vacanza di tanto tempo fa


    Data: 05/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: 1945

    ... sintonia con l’amica e con mia piacevole sorpresa armeggiò con i bottoni del mio pantaloncino e con grazia portò il mio uccello all’aperto e rivolta all’amica: adesso puoi vederlo bene. E io: aspetta, è molle; toccalo bene. Cogliendo il suggerimento cominciò una lenta sega. Si drizzò, ma sapevo che non poteva succedere di più. Non è facile prestare attenzione alla guida ed eccitarsi. Avevo già fatto una precedente esperienza in merito. Ero con una che in fatto di sesso non si tirava mai indietro. Mentre guidavo in autostrada me lo prese in bocca; divenne rigido, ma nonostante le sue capacità non arrivavo all’orgasmo, c’era un blocco mentale. La guida richiede attenzione alla strada. Arrivavo ad un passo dall’orgasmo poi niente. Dovetti accostare in una piazzola per farle concludere il lavoretto. Mi sarebbe piaciuto venire in auto grazie alla bocca di Laura e capii dove volevo arrivare. Mi aiutò, non volendo Scilla. Ma riesci a venire così? Prova, non so a segarlo o inventa. Laura si impegnò. Vedevamo la sua mano impugnare e segare velocemente il mio cazzo. Niente. Cambiò tattica: a volte piano a volte veloce. Niente. Provò ad interessare anche le palle con l’altra mano. Niente. Era delusa ed anche Scilla. Io sornione aspettavo. Sempre Scilla: prova con la bocca. Silenzio. Laura guarda me e poi Scilla e poi dall’alto vidi la sua chioma chiara nascondermi la vista del mio uccello e sentivo la sua bocca succhiarlo. Mi piaceva un casino e mi piaceva pensare che sarebbe durato a ...
    ... lungo non riuscendo a venire. Dopo un cinque minuti Scilla: e allora? Viene o no? Laura sollevò il capo e disse: no, non viene. E io continua forse. Perplessa si piegò nuovamente sul mio uccello e riprese il pompino. Io sapevo cosa fare. Alla prima rientranza della strada accostai. Lei cercò di sollevare il capo. Glielo impedii. Glielo tenni giù dicendo: continua ancora un po'; e dopo pochi ulteriori succhiate e risucchi le venni per la prima volta in bocca. Tenendole la testa giù la obbligai a bere il mio sperma (forse lo avrebbe fatto lo stesso perché non si lamentò della cosa). Poi ci guardavamo sorridenti ed io guardandola dissi: brava. Laura si rivolse a Scilla: ridi, che la prossima volta tocca a te. Sono convinto che non le sarebbe spiaciuto. Approfittarono della sosta per fare cambio posto. Scilla venne al mio fianco Io avevo soddisfatto la mia libidine e non pensavo al sesso quando Laura mi richiamò alla realtà dicendo: Scilla adesso tocca a te. Scilla disse: va bene Compresi ehi , no, datemi un attimo; non sono mica Superman .Risero e Scilla disse :va bene dopo. Avevamo ancora quattro/cinque ore di strada prima della prossima meta e ci fermammo in un chiosco per fare un buon break. Stemmo fermi meno di un’ora poi rilassati e rifocillati rientrammo in macchina e ripartimmo. Non erano passati cinque minuti che la mano di Scilla era dove non doveva essere. Al mio sguardo interrogativo Laura rise. Le stronze si erano messe d’accordo. Risi anch’io. Se continuate così non ...
«12...212223...31»