The lady masquerade 5°capitolo
Data: 20/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Aphrodite scarlett
Capitolo 5 Quei due profumi danzavano insieme in modo armonioso, uno dolce ed intenso, floreale, l'altro intrigante ed afrodisiaco.. quando mi tolsero il capuccio vidi che mi avevano portato nuovamente nella stanza con la vasca e il mio corpo iniziava ad assaporare già quel momento, mi immersi subito, l'acqua era calda e avvolgente, ne sentivo il bisogno, chiusi gli occhi e in un attimo mi addormentai cullata da quel calore e da quei profumi, iniziavo a fare dei sogni erotici ricordando ciò che fino a quel momento avevo vissuto, mi sembrava quasi di ansimare, sola in quella vasca... ma ad un certo punto iniziai a sentire sulle labbra un sapore di cioccolato fondente, catturai subito l'amaro e l'intensità irresistibile del cacao, in un attimo capii che non era un sogno, ma colava caldo sulle mie labbra, aprii gli occhi e vidi nuovamente quell'uomo che mi guardava sorridendo con una piccola ciotola in mano, con le labbra e la lingua assaporai ciò che restava sulle mie labbra, quasi imbarazzata al pensiero che era lì mentre quei sogni erotici lasciavano che mi abbandonassi al piacere, mi fermò il mento con la mano e fece colare nuovamente del cioccolato sulle mie labbra, avvicinò le sue e lo assaporò anche lui, con la lingua raccolse l'ultima goccia, non riuscivo a tirarmi indietro, con lo sguardo mi diceva di stare ferma, ero immobile al suo volere. Prese una fragola e la immerse nel cioccolato, la avvicinò alla mia bocca, "mordila"...e lo feci lentamente senza staccare lo ...
... sguardo dal suo, il sapore fruttato della fragola era avvolto dal caldo cioccolato, passo un dito sulla ciotola "leccalo"... me lo infilò in bocca... lo succhiai.. come faceva a sapere che il cioccolato mi piaceva così tanto e sopratutto dopo che mi avevava scopata in modo quasi distaccato, aveva lasciato che quattro uomini abusassero di me e ora mi sentivo ricompensata e appagata. Avvicinò la ciotola alla mia bocca e mi fece leccare anche ciò che restava, come se fossi la sua gatta, poi in un attimo porto una mano alla mia bocca per tapparmela e l'altra mano tra le gambe, mi penetro con le dita, la mia mente mi diceva di fermarlo, aveva capito che era il suo modo per non farmi pensare, per rendermi remissiva desiderando quell'orgasmo che non voleva concedermi, il mio corpo invece voleva quelle dita, che insaziabili non mi davano tregua, le muoveva in modo così esperto, prima lente ed intense e poi veloci, mentre mi guardava negli occhi, premeva sul clitoride stimolandolo in un modo che mi faceva impazzire, ero arresa al mio piacere, ansimavo, la mia voce era quasi una supplica... tirai la testa all'indietro e l'uomo capii che stavo per raggiungere un orgasmo e si fermò, i miei occhi protestavano, la mia bocca voleva protestare, ma uno schiaffo sulle labbra non me lo permise... "eccitata sarai più ubbidiente" mi disse con soddisfazione e rimprovero, mi fece uscire dalla vasca, mi aiuto ad asciugarmi con pazienza e mi portò in un altra stanza, mi ordinò di inginocchiarmi, stavo ...