1. The lady masquerade 5°capitolo


    Data: 20/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Aphrodite scarlett

    ... per ribellarmi a quell'uomo e scappare, ma sapevo che aveva ragione sarei stata ubbidiente, la voglia intensa che aspettava di essere liberata mi rendeva remissiva, avrei fatto ciò che voleva, così mi inginocchiai lentamente, osservando il suo sguardo compiaciuto. Dal tavolo prese un collare in pelle nera scosto i miei lunghi capelli dal collo e me lo mise, ora il suo sguardo era di approvazione e soddisfazione, il mio era innocente alla ricerca del suo volere, si sfilo i pantaloni e lo tirò fuori, mi prese per i capelli e lo avvicino alla mia bocca, mi disse che prima dovevo soddisfarlo e dargli piacere e se l'avessi meritato mi avrebbe concesso un orgasmo, mi disse di leccarlo per bene, con la mano mi guidava dove lui voleva, io lo massaggiai lentamente con la lingua, la feci scorrere piano, sulla punta disegnai dei cerchi, mentre con le labbra morbide lo accarezzavo, il mio era un movimento sinuoso, sapevo che gli sarebbe piaciuto. Poi mi tirò indietro la testa e mi tocco le labbra con il pollice prima di farlo accogliere dalla mia bocca e me lo mise dentro lentamente, accompagnando i miei movimenti con la mano, voleva scoparmi la bocca... perchè facevo tutto ciò che quell'uomo voleva?... la risposta me la diede il mio corpo, semplicemente perchè mi piaceva, mi poneva in uno stato di appagamento, di sottomissione ed eccitazione totale, sia mentale che fisica. Mi bloccó la testa quando arrivò il suo orgasmo, mi tenne immobile, la sua mano sui capelli non mi permetteva di ...
    ... muovermi e io non mi mossi, volevo fare ciò che voleva, volevo soddisfarlo, compiacerlo. Lo sfiló lentamente dalla mia bocca ordinandomi di ingoiare e con la mano mi fece abbassare la testa, mi mise una benda sugli occhi e mi disse di poggiare le mani sul pavimento, mi fece allargare le gambe e mi mise un divaricatore, poi sentii che agganciava qualcosa al mio collare, in entrambi i lati, avvicinai le mani per toccare e sentii che erano delle catenelle quasi in tensione, erano bloccate, ma arrivó subito la sua mano a tenermi i capelli e l'altra a darmi uno schiaffo... "ti avevo detto di tenere le mani sul pavimento"... "non ti devi muovere"... le sue parole severe mi facevano sentire quasi offesa, prima mi viziava con il cioccolato e ora mi trattava così, come se fossero due persone diverse, come se io fossi semplicemente una schiava sottomessa al suo volere, il fatto è che dentro di me sentivo di diventarlo o forse era uno stato già insito dentro di me, ma che aveva solo bisogno di emergere e di essere risvegliato. Ben presto capii che le sue parole non avevano fatto altro che aumentare la mia voglia, questo contrasto iniziavo ad adorarlo, ma i miei pensieri si fermarono all'istante quando inziai a sentire delle goccie di cera calda sulla mia schiena, mi avevano bruciata, arrivarono giusto in tempo a rallentare il mio piacere, sapevo che probabilmente non avevo il permesso di raggiungere l'orgasmo, le gocce scendevano dal collo e percorrevano la schiena mentre le faceva cadere ...