1. La mia ragazza (1)


    Data: 20/07/2021, Categorie: Etero Autore: Re Artù

    ... “ Katia, ed ho imparato l'italiano frequentando la scuola nel mio paese diretta da missionari italiani”. Mentre parlava rifaceva il letto e, senza accorgersene, nel piegarsi metteva in mostra le gambe fino quasi all'attacco del culo: che spettacolo! Cominciai a carezzarmi il pene attraverso i pantaloni che divenne subito duro. Affioravano nella mia mente pensieri libidinosi, ma ritenni che non fosse ancora il momento di farmi avanti e quando si voltò accavallai velocemente le gambe per nascondere il mio desiderio; lei mi rivolse uno sguardo strano misto di paura e di curiosità: si era accorta della mia erezione? Quella sera, a tavola, la mamma raccontò a tutta la famiglia riunita, oltre naturalmente a Luigi, il fidanzato di lungo corso, che oramai era trapiantato in casa nostra, la storia di Katia; rimasi colpito dalle traversie che aveva dovuto passare per approdare in Italia; questo me la mostrò in luce nuova, che non voleva essere assolutamente compassione, anzi sarei stato io a riconciliarla con la vita: me ne stavo innamorando, non era solo puro desiderio sessuale. Dopo cena, fumando una delle poche sigarette che mi concedevo, feci una passeggiata in giardino; dalla porta-finestra della cucina vidi Katia che stava riordinando, infilando i piatti nel lavastoviglie, e ripensai allo spettacolo delle sue gambe, ed il solo pensiero me lo fece rizzare; ad un tratto sentii dei mugolii che provenivano da dietro una siepe, nella penombra vidi Luigi che ondeggiava, mi affacciai ...
    ... alla siepe e, sorpresa!, accucciata all'altezza del suo cazzo c'era la mia sorellina che glielo stava succhiando; lo spettacolo non era male, perchè Antonella non era affatto male ed il membro di Luigi era di dimensioni di tutto rispetto. Le entrava e le usciva dalla bocca a buon ritmo ed intanto sospirava rapito: presi una seggiola da giardino, vi salii sopra, tirai fuori anch'io la mia verga e cominciai a segarmi, senza che nessuno dei due, troppo presi dal loro pompino, si accorgesse della mia presenza. Potevo sentire il risucchio esercitato da mia sorella ed nel momento in cui Luigi si liberò anch'io sparsi a pioggia il mio sperma sulla testa di Antonella che solo allora mi vide ed invece di scandalizzarsi, con le dita prese dai capelli il mio seme e se lo portò con un sorriso alla bocca, naturalmente, dopo aver ingoiato tutto quello del fidanzato. Che porca, pensai, mai avrei creduto che potesse fare certi giochini; vedendomi interdetto, Antonella mi invitò a scendere, tra le proteste di Luigi, che si sentiva messo da parte:”Stai zitto te che hai già avuto tutto di me, adesso devo curare il mio fratellino”. Così dicendo mi prese la mano e se la portò sotto la gonna e mi fece sentire la sua figa bagnata:”L'avresti mai creduto?” mi chiese. Ero senza parole, non perchè avessi fatto qualcosa di straordinario, come detto avevo una vita sessuale soddisfacente, ma perchè la mamma e le sorelle sono, nell'immaginario, delle sante e non delle mignotte come Antonella. “ Adesso basta, ...