1. Dalla padella .....


    Data: 21/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Luciomario

    - Allora, Greta da stasera viene qui a casa e cominciamo con il tuo addestramento, d'accordo?Il tono di voce di Riccardo non ammetteva repliche. Luciana lo fissava impaurita. Non si sentiva pronta. Come fare a dirglielo? Era abituata ad eseguire senza contestare. Lo aveva sposato perchè aveva visto la sua forza, la sua prepotenza e ne era rimasta soggiogata. Adesso, a trentacinque anni, era sempre più succube, era naturale per lei compiacerlo in tutto e per tutto. Perchè? Forse per storie di famiglia. La prima volta che erano usciti assieme era stato tutto molto chiaro. Il tempo di salire in auto e lui le aveva messo la mano in mezzo alle gambe. Poi l'aveva portata in un parcheggio e l'aveva spogliata, poi le aveva fatto fare il primo pompino.- Perchè sei vergine,ma ricorda, la prossima volta si fa sul serio!Lei aveva annuito. Aveva fatto per rivestirsi e si era beccata una sberla.-Ti rivesti solo se ti do il permesso, capito?Lei aveva annuito ed era rimasta così, con la gonna tirata su e le tette bene esposte fino a quando lui non le aveva detto: -rivestiti. Era passata mezz'ora, intanto diversi maschi erano passati davanti alla macchina a guardarla, lei era con gli occhi bassi per la vergogna.-Ricordati, da questo momento mi appartieni. Se ti voglio col burka ti metti il burka, se ti voglio zoccola sei una zoccola, capito?Aveva annuito ancora. Poi erano andati a mangiare in pizzeria, una bella serata. Quando erano usciti lui aveva preso le chiavi della macchina e le aveva ...
    ... gettate lontano.-Corri a prenderle, veloce!Lei aveva eseguito. Questa scena era diventata abituale, specie quando uscivano con gli amici. Di fronte agli altri maschi era normale per lei ricevere l'ordine di togliersi le mutande e di dargliele. Quando lui le aveva in mano a volte gliele metteva in bocca, per ricordarle che lei doveva tacere. Passava così la serata al bar o al cinema con le mutande in bocca e lui le metteva le mani in mezzo alle gambe. Se era in vena le diceva di sollevare la gonna perchè tutti potessero vedere. Subito fatto. Gli amici la prendevano in giro.-Ti si vedono le mutandele dicevano ammiccando. Lei sorrideva e abbassava gli occhi. Era una bella ragazza? Non era molto alta, un po' formosa, scura di capelli, due grosse tette. Una bellezza mediterranea, si direbbe. Guardava gli altri con occhi umili, sottomessa, forse questo era quello che piaceva a Riccardo. Che però era inflessibile. Quando qualcuno aveva provato ad essere gentile con lei, a farle dei complimenti e lei aveva risposto lusingata aveva preso tante sberle. Poi l'aveva portata in un parcheggio pieno di prostitute.-Guardale, tu sei come loro, fiinirai a far quel lavoro se non mi obbedisci, cagna! Non osare più guardare i maschi!Lei aveva annuito piangendo. Per lui però era tutta un'altra cosa. Una sera erano usciti in auto per scopare. Quando lo voleva andavano in un posto isolato, lei si stendeva a gambe larghe, senza dire nulla, lasciava che lui facesse quel che voeva. Quella volta non era ...
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