Invito a cena
Data: 23/07/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: BLOWBOY80, Fonte: Annunci69
... da sventrapassere (“capello nero”) e l’ultimo con una barba leggermente incolta e labbra pronunciate (“barbino”).
Ci furono le presentazioni e iniziammo con l’aperitivo: il prosecco andava giù che era un piacere e, pasteggiando, proseguimmo con dell’ottimo rosè per arrivare, infine, agli amari.
Eravamo tutti allegri, si rideva e si scherzava: ero attratto da quegli uomini che sembravano così uniti e così amici.
Ci spostammo in salotto stravaccati sul divano con i nostri drink: si iniziò a parlare di sesso
“tua moglie ti ha lasciato perché sei finocchio” – disse “capello nero”
“ma cosa dici?” – rispose imbarazzato il mio ospite
“ma si dai! Un’esperienza diversa ti farebbe bene, io ne ho avute diverse e mi sono divertito… poi hai questo tuo simpatico “amico ritrovato” che non aspetta altro”
Diventai rosso come un gambero, ma ero eccitato dalla situazione; non so come trovai il coraggio di dire.
“Quando si tratta di divertirsi non mi tiro mai indietro, se poi è utile a distrarre un amico a maggior ragione!”
“Ma guarda come è audace il nostro frocetto!” e si chinò a baciarmi con la lingua.
Cercai di opporre resistenza ma alla fine le mie labbra si dischiusero a quella lingua avida e la assaporai tutta.
Quello che mi aveva baciato mi mise le mani sul pacco
“Come è eccitato…. Questa sera ci fai divertire tutti vero?”
“Siii” – risposi mugolando
Si mise in piedi e calatisi i pantaloni e gli slip me lo piantò in bocca, duro come un ...
... palo
Stava accadendo tutto così piacevolmente in fretta.
Mentre ero, schiena aderente al divano, soffocato da quel cazzone, si avvicinarono gli altri: mi denudarono e dopo pochi minuti avevo davanti a me quattro fantastici cazzi tutti duri: li sukkiavo a turno; c’era chi mi dava il ritmo con la mano in testa e chi mi faveca fare da me, chi lo spingeva fino in gola e chi si faceva leccare la cappella.
Il mio amico (quello che mi aveva invitato a cena), seduto sulla poltrona di fronte si masturbava con i jeans abbassati alle ginocchia.
Ero eccitatissimo al punto da essere completamente bagnato.
A un certo punto se ne uscì Barbino:
“Ragazzi… mettiamo il divano in centro stanza, così ci mettiamo sopra il frocetto a pecora e due se lo scopano di culo mentre due, dall’altra parte dello schienale, gli fottono la bocca”
La sua proposta fu accolta con una ovazione: nel giro di pochi istanti mi ritrovai a pecora, urlante di piacere, con due banane nel culo e due in bocca.
Marco continuava a guardare e a masturbarsi.
Ero sempre più eccitato, volevo segarmi anche io mentre mi fottevano, ogni volta che ci provavo mi prendevano a schiaffi coi loro fantastici cazzi:
“Trattieniti, la tua sborra la darai dopo al padrone di casa!”
Non so come ma riuscii a non venire, anche quando, dopo un’altra abbondante mezz’ora di cavalcata, mi sentii la bocca e il culo farciti di sperma.
Svuotatisi i 4 cavalieri si pulirono velocemente e se ne andarono.
La sborra mi colava dalla ...