1. Federica in discoteca: introduzione


    Data: 24/07/2021, Categorie: Esibizionismo Autore: Gigi di Paderno, Fonte: EroticiRacconti

    ... macchina si diressero verso l’entrata principale. La fila era a dir poco chilometrica, ma Federica con nonchalance si diresse dritta nella colonna di persone, facendosi largo e chiedendo scusa ad un paio di ragazzi ai quali inciampò addosso, permettendo loro di rialzarla con qualche “mano morta” qui e là. Mentre raggiungevano la testa della fila Marco notò più di una volta diversi ragazzi che, al passaggio di lei, strabuzzavano gli occhi, sorridevano e poi sgomitavano i compagni per far notare loro la ragazza. Non era più abituato a tutta quella pantomima, ma sapeva che era così ogni volta che andavano in quel posto. Una volta davanti all’entrata si trovarono di fronte il bodyguard di turno, il solito energumeno nero, alto quasi due metri e dal fisico muscoloso ed imponente. “Ciao Fede!” salutò lui senza battere ciglio “Ciao Anton!” rispose lei, alzandosi in punta di piedi e propendendosi in avanti per dargli un bacio sulla guancia. Il fatto che indossasse quei jeans aderenti e quelle scarpe dal tacco vertiginoso rendeva lo spettacolo del suo culo ancora migliore, soprattutto per tutti i ragazzi nelle retrovie che, allungando il collo, ricevevano solo delle gomitate nelle costole dalle proprie ragazze. “Pensavo fosse finalmente scomparsa quella troia” sommesso provenne da un gruppo di ragazze proprio dietro Marco. Una volta conclusi i convenevoli Anton fece entrare Federica. Marco, distratto dal pensiero di quel culo così perfetto a pochi metri da lui poco prima, fece per ...
    ... seguirla ma andò a schiantarsi contro un ammasso di muscoli d’ebano e cattive intenzioni. “Dove credi di andare? Solo le ragazze entrano gratis” Marco aveva totalmente rimosso ciò. “Hai ragione scusa” Rispose sommessamente. Poi guardò in alto per incrociare lo sguardo del buttafuori. “Posso almeno evitare di fare tutta la fila?” Il buttafuori restò in silenzio per un attimo, poi guardo verso il collega appoggiato al muro dell’entrata, intento a fumare una sigaretta. Si scambiarono un cenno. Tanto bastò. “Guarda, sei solo fortunato che sei con lei” tagliò corto Anton. “Grazie!” è l’unica cosa che seppe rispondere Marco, tra gli sguardi spazientiti dei ragazzi che ora fremevano per entrare e quelli delle ragazze che bruciavano di invidia. Le luci al neon rosse, rosa, verdi e blu, il lungo bancone da bar sul lato destro, l’enorme pista da ballo dove in tanti già si stavano scatenando, il privè dietro il palco delle cubiste sulla sinistra…era tutto al proprio posto, come sempre era stato d’altronde. Parlando di cose al proprio posto: Federica si era già liberata dalla giacchetta leggera che indossava, mettendo in mostra il suo fisico tonico ed i suoi addominali ben definiti; era al bar a chiaccherare con i baristi, scambiando convenevoli e battute. Marco la raggiunse. “Ciao” salutò “Hey!” rispose il barista, a malapena guardandolo. Poi tornò a parlare con Federica. Lei si accorse solo dopo cinque minuti buoni che lui era lì di fianco. “Ah ce l’hai fatta ad entrare alla fine!” ...