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A roma col bis
Data: 24/07/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: theduke44, Fonte: Annunci69
Era tanto che non andavo a Roma e quando mi si presentò l'occasione di andare a trovare un mio cugino durante il ponte dei morti, la decisione fu immediata. Arrivato alla Stazione termini venne Luca (mio cugino) e sua madre a prendermi e mi portarono a Casa. Disfeci le valige e poi andammo a nanna perchè oramai era tardi. Dormivo in camera con lui, e visto che ero stato io il primo a fare l'amore con lui quando eravamo in montagna parecchi anni prima, volle festeggiare l'anniversario con una notte infuocata. bene, dissi io, la vacanza cominciava benissimo ehehe. La mattina dopo lui andava a lavorare ed io rimasi solo soletto ad organizzarmi la giornata. Presa una Cartina di Roma decisi di farmi un giro panoramico, così...tanto per cominciare. Presi un autobus che faceva un lungo giro e fui pure fortunato perchè trovai posto su un sedile singolo un po' rialzato. Ad un certo punto, verso mezzogiorno l'autobus si riempì moltissimo di ragazzi che uscivano da una scuola...un liceo classico credo. e inpiedi vicino a me si mise un ragazzino sui 18 anni con il suo zaino in spalla che con un braccio si teneva al sostegno in alto. L'autobus riparti e ad un certo punto prese una buca e si scosse così tanto che io ruotai letteralmente sul mio sedile e finii con il ginocchio fuori, Notai che la mia gamba distava pochi centimetri dal bacino di questo ragazzino. Era alto 175, biondo con gli occhi scuri. Carnagione chiara e regolare, quasi ...
... efebico direi, era proprio bellissimo. Così, sballottato dall'autobus mi misi a fantasticare su di lui. Mentre ero perso nelle mie fantasie oramai eroticissime sentii un certo calore sul ginocchio che avevo lasciato di proposito fuori dalla mia poltroncina. Approfittando delle spinte dei passeggeri lui si era avvicinato a me e ormai sbatteva casualmente sul ginocchio con la patta dei pantaloni. Mi divenne subito durissimo e da seduto si poteva notare benissimo. ero anche abbastanza imbarazzato. Nonostante ciò mossi il sedere quel tanto che bastava a far uscire ancora di più la mia gamba e dopo pochi minuti ero a contatto permanente con i suoi pantaloni. Non dovetti aspettare molto che le reazioni si fecero sentire, perchè notai che lui invece di spostarsi si adoperava per strusciarsi con vigore, tanto che da un semplice fruscio sui pantaloni sentii proprio qualcosa di oramai duretto. Ci guardammo in viso, gli sorrisi e gli chiesi scusa facendo cenno alla gamba e cercando di ritrarla. lui mi fermo e disse che non gli dava fastidio, anzi....... Allora rimasi lì e lo assecondai nel movimento sussultorio. Era una goduria. durò una mezzoretta perchè poi lui disse che era arrivato e doveva scendere e io dissi che la mia fermata era quella dopo. Così scesi con lui con la scusa di farmi quattro passi. Scesi dal bus ci presentammo e gli chiesi se era impegnato nel pomeriggio; e lui mi rispose che me lo voleva chiedere anche lui e che era ...