1. Infermiere ma un po particolare.


    Data: 24/07/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Franco018.

    Visto in seguito che la ragazza era svenuta, presi la mia borsa e preparai un'iniezione che la avrebbe fatta rinvenire. Dopo pochi minuti infatti riaprì gli occhi e mi pregò di smettere a farla soffrire. Sentendomi osservato dalle telecamere, non feci altro che riprendere in mano una siringa per clisteri ed infilai la grossa cannula nel suo culo, facendola urlare. Dopo una breve pausa iniziai a spingere lo stantuffo e le scaricai ben tre litri in pancia. Lei stava sudando freddo e mi chiese se potevo slegarla e mandarla in bagno per scaricare tutto il contenuto della siringa. Acconsentii e lei, dopo essere stata slegata, corse via ma notai che dopo un certo tempo non era ancora rientrata e mandai in bagno uno dei guardiani che tornò subito da me, dicendomi che la ragazza sembrava morta ed io corsi subito al bagno dove la trovai seduta sul water e con gli occhi sbarrati. Sentii il polso e constatai che era ancora viva così chiamai subito Alberto e disposi che doveva essere trasportata in ospedale. Alberto acconsentì, fidandosi cecamente di me ed io inventai con lui che stavo passando sulla provinciale ed avevo notato quella ragazza a terra sul ciglio della carreggiata. Infatti la feci caricare sulla mia auto e volai subito all'ospedale dove mi tempestarono di domande alle quali seppi rispondere perfettamente. Con la ragazza non avevo problemi perché durante il lavoro indossavo un maschera che rendeva irriconoscibile il mio volto, così per lei ero un illustre sconosciuto che ...
    ... la aveva soccorsa sulla strada. Lei infatti, dopo l'intervento dei sanitari, si riprese bene e, vedendomi mi ringraziò per averla soccorsa e cominciò a parlare di un luogo dove era prigioniera e sottoposta a torture. Feci presente ai medici che quando l'avevo messa sul sedile della mia auto, aveva iniziato a parlare di essere prigioniera di aguzzini ecc., ecc. . Dissi a lei che se voleva la avrei accompagnata a casa sua e lei disse subito di sì, così, salutando e ringraziando il personale dell'ospedale, salimmo in macchina e partimmo. Presi una strada di campagna dove da ragazzo ci andavo con le ragazze che "rimorchiavo" e poi scopavo in un bosco. Giunto al bosco, finsi un problema al motore e fermai l'auto. Scesi ad aprire il cofano e, verificato il danno immaginario, presi la borsa dei miei strumenti e preparai una siringa di sedativo ad immediato effetto. La tenni nascosta dietro la mano ed andai ad aprire lo sportello destro per invitare la ragazza a scendere per respirare aria buona. Lei annuì ed iniziò a scendere dall'auto, stendendo una gamba in fuori ed io prontamente le infilai l'ago nella coscia, iniettandole il farmaco rapidamente. Non avevo ancora sfilato l'ago che lei crollò in un sonno profondo. La rimisi sul suo sedile e ripartii subito, diretto al castello dove arrivai in poco tempo. All'arrivo mi vennero incontro Alberto e gli inservienti che presero la ragazza ed andarono via. Io raccontai a lui lo svolgersi dei fatti in Ospedale e, dopo che mi chiese di ...
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