In vacanza col nemico
Data: 24/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Taurus91
... raggiungiamo dopo. Forse.�Una serata da solo con Loredana. Perfetto! Rischiavo di passare dal divertimento della provocazione al sangue amaro dovuto alle troppe ore passate con quella ragazza per cui provavo (ricambiato) solo antipatia. Armato di forza e coraggio mi incamminai con lei. Decidemmo di prendere la metropolitana per spostarci in centro. Passammo i tornelli e giungemmo davanti alle scale mobili.�Prego, prima le signore� dissi, facendola passare avanti.Subito dopo mi misi dietro di lei. Abbastanza vicino da poter appoggiare il mio ricco pacco al suo culo sodo e ben fatto. Si irrigidì subito. Probabilmente iniziava a capire come mi sono guadagnato il soprannome di �toro�. Le provocazioni continuavano e il mio divertimento cresceva. Almeno per ora. Il viaggio continuò in silenzio. Fu lei a rompere il silenzio.�Ma secondo te perché quei due là non sono venuti?��Fidati� risposi �per essere venuti sono venuti�Mi guardò in modo strano, interrogativo.�Ma non hai visto come era conciato quel bravo ragazzo? Fidati di me, quei due stanno trombando come ricci. E fanno bene! Lo farei anche io!� le accarezzai di nuovo la gamba �se vuoi provare emozioni uniche sai dove trovarmi� sussurrai al suo orecchio.Meglio non riportare le risposte che ricevetti. Sono pur sempre un signore!La cena proseguì tranquilla. Praticamente nessuno dei due parlò, almeno fino a che non decidemmo di finire la serata in un pub. Alzammo un po� il gomito e le parole iniziarono a scorrere. Ad ogni modo, ...
... stanchi dal viaggio, decidemmo di tornare in albergo abbastanza presto. Ci salutammo e ognuno andò nella sua stanza. Decisi di farmi una doccia calda e rilassante. Mentre ero a metà dell�opera sentii bussare alla porta. Lì per lì pensai di essermi immaginato tutto, ma, dopo poco, sentii bussare di nuovo. Lanciando insulti e maledizioni mi avvolsi un asciugamano attorno ai fianchi e andai ad aprire la porta. Mi trovai davanti Loredana. Teneva in mano una bottiglia e due bicchieri.�Bicchiere della staffa?� mi domandòLa feci entrare, mentre tornavo in bagno per indossare almeno un paio di pantaloni. E non indossai altro. Volevo provocarla ancora. Bevemmo tutta la bottiglia e parlammo a lungo. A un certo punto lei si fermò, arrossì lievemente e poi fece una domanda secca, guardandomi negli occhi.�Perché ti chiamano toro?�La guardai per un po�.�Va là, che lo hai capito già oggi in metropolitana!�Lei negò di aver capito e arrossì ulteriormente. A questo punto mi alzai in piedi e, con un movimento rapido e deciso, mi abbassai i pantaloni. Il mio pene, grande e gonfio, era a pochi centimetri dalla sua faccia.�Questo vale come risposta?�Loredana non disse nulla. Semplicemente afferrò con forza il mio pene, aprì la bocca e lo fece sparire tra le sue labbra. Era una sensazione meravigliosa e subito il mio pene divenne duro come il marmo. Era da tempo che non ricevevo un pompino così. Molte volte le ragazze con cui avevo rapporti restavano intimidite dalle dimensioni, ma a Loredana sembrava ...