L'amico ritrovato (al mare)
Data: 26/07/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: amolafi, Fonte: Annunci69
Come dicevo nel precedente racconto, con Gianni e la moglie ci siamo ritrovati in Sardegna per le vacanze.
La sera del nostro arrivo (io e mia moglie) Gianni e consorte ci avevano invitato a cena e mentre le donne stavano cucinando parlando delle loro cose, io e Gianni ce ne stavamo in giardino al fresco. Era molto agitato e stando attento che non lo vedessero mi dava delle rapide palpatine al pacco, poi si alzò come folgorato dall'idea e disse che noi due saremmo andati alla spiaggia a raccogliere i fichi d'india da mangiare dopo cena.
Prese un coltello e un cesto e partimmo. Dopo avere percorso un sentiero in mezzo ai cespugli arrivammo alla piccola spiaggia a quell'ora ormai deserta, erano circa le sette di sera, appena arrivati in un angolo un po' nascosto si girò e dopo avermi abbassato i pantaloncini si inginocchiò prendendolo tutto in bocca e cominciando a succhiarlo e a pompare. Mi venne quasi subito duro e Gianni tirò fuori dal taschino del costume un preservativo, me lo infilò e si mise a pecora bagnandosi l'ano con la saliva:
"Mettimelo subito, voglio sentirlo dentro, non sai quante seghe mi sono fatto aspettando il tuo arrivo, dammelo subito."
Lo puntai e con un colpo deciso glie lo infilai tutto mentre lui mi incitava a fargli male e a sbatterlo più forte che potessi.
Lo presi per i fianchi cicciosi e cominciai a spingere a fondo con violenza mentre lui guaiva come un cagnolino affamato. Venni quasi subito, la tensione per il timore che arrivasse ...
... qualcuno mi aveva giocato un brutto scherzo ed anche Gianni si meravigliò della brevità della scopata.
Mi tolse il preservativo e me lo pulì leccandolo a lungo, poi raccogliemmo i fichi d'india e tornammo a casa.
Nei giorni seguenti Gianni cercava in tutti i modi di smarcarci dalle mogli ma non c'era niente da fare, non riusciva a trovare scuse per restare soli.
L'occasione fu al sabato. Le locandine dicevano di un complesso che avrebbe suonato di fronte al porticciolo ed avevamo deciso di andare, appena prima di cena la moglie di Gianni disse che non se la sentiva di uscire ed io risposi che potevamo starcene nel giardinetto al fresco che tanto un po' di musica l'avremmo sentita ugualmente, Gianni, invece, continuava con insistenza a dire che voleva andare.
Ci pensò mia moglie a risolvere salomonicamente la situazione:
"Voi due andate, io e lei ce ne stiamo qui in giardino per i fatti nostri."
Con la scusa che avremmo fatto più presto, Gianni disse che saremmo passati per la spiaggia e mi disse di mettermi le ciabatte perché ci saremmo bagnati i piedi. Le donne gli credettero ma io sapevo il perché della manovra.
Appena arrivati alla spiaggetta del primo giorno, controllato che eravamo soli, Gianni mi sfilò i bermuda e si inginocchiò cominciando a leccarlo e a succhiarlo, sentivo che piano piano si stava gonfiando e gli premevo sulla nuca perché lo ingoiasse tutto. Nel frattempo la musica era cominciata ed io gli accompagnavo i movimenti della testa al ...