1. Io, giulia e mario (capitolo 9)


    Data: 27/07/2021, Categorie: Tradimenti Autore: macchiettadiseta, Fonte: Annunci69

    CAPITOLO 9
    
    Arrivato nel mio ufficio, con le gambe larghe e il viso segnato dallo schiaffo e dai rivoli di lacrime che mi sgorgano, mi accuccio sulla mia scrivania e piango a dirotto.
    
    Non è tanto per il male fisico, che in questi giorni tra l’altro ho subito molto, quanto il fatto inaspettato in se che no mi sarei mai aspettato. Io , veramente, pensavo che mi volesse premiare con un bacio per essere riuscito a farmi entrare l’ultimo plug anale e invece.... eccomi qua, dolorante nel culo, nel viso e soprattutto nel cuore.
    
    Dopo un paio d’ore mi squilla il telefono dell’ufficio e vedo che è lui. Mi rallegro subito pensando voglia sapere come sto, così rispondo con tono neutro:
    
    - Pronto…
    
    - Ti ho lasciato un paio d’ore per capire quello che hai fatto, hai riflettuto?
    
    - Si…
    
    - E quindi?
    
    A questo punto sono affranto, la conversazione và proprio in un’altra direzione…
    
    - E quindi? Rispondi!
    
    - Sì, sì, sono qui…ho capito, non lo faccio più…
    
    - Inizi a ragionare…e poi?
    
    - E poi, sì…hai ragione te, mi devo fidare ciecamente, fin’ora hai sempre avuto ragione su tutto e mi stai dando emozioni bellissime… bè tranne prima…
    
    - Bene, vedo che, come sempre, alla fine ci capiamo alla perfezione io e te. Ora ti giro un e-mail con un lavoro importante, vedi di farlo bene e di finirlo entro stasera, quando hai fatto portamelo.
    
    - Ok… Non mi lascia il tempo di rispondere che ha già riattaccato.
    
    Eseguo il lavoro con le lacrime che mi scendono silenziose per un ...
    ... po’. Poi, mano mano che vado avanti su quel lavoro ne vengo preso e non penso più alla situazione di prima.
    
    Quando l’ho finito è ormai quasi ora di andare a casa, così telefono a Mario e gli dico:
    
    - Mario, sono Andrea ho finito il progetto del dott. Rossi, te lo posso portare a fare vedere?
    
    - Sì, lo stavo aspettando, spero che hai fatto un buon lavoro…sai che è un cliente importante. Vieni.
    
    - Ok. Riaggancio e vado.
    
    Prima di entrare nel suo ufficio prendo un bel respiro e poi busso. Poi entro con gli occhi bassi e mi avvicino alla sua scrivania porgendogli il fascicolo.
    
    - Ecco qua, ho fatto tutto, credo di aver fatto un buon lavoro.
    
    - Bene, adesso vedremo, siediti pure.
    
    Sto lì, seduto sulla poltrona davanti la sua scrivania e ogni tanto lo guardo, ma più che altro sto con gli occhi bassi. Poi ad un certo punto lui si schiarisce la gola per richiamare la mia attenzione, ci guardiamo e mi dice:
    
    - Molto bene, hai fatto davvero un ottimo lavoro, il dott. Rossi ne sarà entusiasta.
    
    - Grazie. Posso andare?
    
    - Si certo, vai pure.
    
    Un altro colpo al cuore, pensavo che avremmo chiarito e fatto “pace” prima di vederci a casa sua, ma invece mi sbagliavo. Così mi alzo e torno nel mio ufficio.
    
    Stavo un po’ su facebook, aspettando solo l’ora di andare a casa, quando sento bussare, dico di entrare. E’ Mario.
    
    Entra, chiude la porta dietro di se e si avvicina alla mia scrivania, ci gira intorno e ci si appoggia sopra. Mi fa uno dei suoi sorrisi ammaliatori ...
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