Filippo - certe volte i sogni diventano realtà - 2
Data: 28/07/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: ennese80, Fonte: Annunci69
Era trascorsa una settimana da quell’incontro con Filippo. Mi ero ormai convinto che fosse stata un’occasione una tantum che mi aveva permesso di vivere un sogno. Filippo si comportava come se nulla fosse accaduto e nemmeno io avevo ripreso più discorso.
Ero appena uscito da lavoro e, prima di rientrare a casa, volevo prendere un caffè. C’era lui a lavoro ed il locale era deserto. Ero già alla cassa quando mi chiese “Stasera hai impegni?” con un’espressione notevolmente imbarazzata.
Guardai i suoi begli occhi scuri, gli sorrisi e risposi di essere libero.
Stabilimmo di vederci per le 19 e, su sua richiesta, ci scambiammo il numero. Mi diede l’indirizzo di casa sua, la sua compagna non ci sarebbe stata, era andata qualche giorno dalla sorella.
Mi faceva piacere che mi avesse riproposto di vederci, speravo che gli incontri con lui potessero diventare un’abitudine e forse le cose stavano prendendo quella piega.
Il pomeriggio trascorse velocemente, feci una doccia e mi preparai per andare a casa di Filippo.
Alle 19 puntuale suonai al citofono
“Terzo piano” rispose
La porta di casa era socchiusa, l’aprii ed entrai.
“Filippo” lo chiamai mentre chiudevo la porta alle mie spalle.
“Sono qui” ed arrivò. Indossava solo un paio di boxer blu aderenti. Deglutii vistosamente alla vista di quel ben di Dio.
“Vedo che non perdi tempo” dissi ridendo
“Scemo, sono appena uscito dalla doccia” in effetti ora che me lo diceva notavo che i suoi capelli erano ...
... bagnati, di certo non mi ero fermato a notare quel dettaglio.
Mi avvicinai a lui e ci baciammo. Il suo cazzo prese subito vigore.
“Ancora non ci credo che sei in grado di farmi quest’effetto” disse portando la mia mano destra sul suo cazzone.
Strinsi quella meraviglia e ripresi a baciarlo.
I miei vestiti volarono via ed i boxer di entrambi presero la stessa strada, le bocche si cercarono di nuovo e le mani ripresero il massaggio al membro dell’altro.
Diversi minuti di lingua contro lingua e poi Filippo mi prese per mano “andiamo sul letto”. Ci distendemmo sul letto matrimoniale che, nella quotidianità, condivideva con la compagna. Ci rotolammo un po’ “lottando” per chi doveva stare sopra, vinsi io.
Lo guardai negli occhi e lo ribaciai. La mia lingua e la mia bocca presero poi ad esplorare il suo corpo. Orecchie, collo e scesi giù sul suo bel petto, giocai con la lingua fra peli e capezzoli che mordicchiai dolcemente. Gli presi la mano destra, la baciai e succhiai le sue dita, scivolai piano lungo le braccia, i bicipiti e mi tuffai nella sua ascella che leccai avidamente. Ritornai al suo petto e iniziai a scendere, feci roteare la lingua nell’ombelico.
Scesi ai suoi piedi, volevo scoprire ogni centimetro del suo corpo e, oltretutto, Filippo sembrava gradire il lavoro che stavo eseguendo. Gli accarezzai i piedi e feci un po’ di solletico.
“Hey” esclamò.
Sorrisi. Avvicinai la bocca ed iniziai a baciarli, prima il destro poi il sinistro e poi di nuovo il ...