Filippo - certe volte i sogni diventano realtà - 2
Data: 28/07/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: ennese80, Fonte: Annunci69
... destro e nuovamente il sinistro. La mia lingua seguii le linee del suo bel 44, prima il dorso poi la pianta e poi mi dedicai ad ognuna delle dita. Feci lo stesso lavoro anche sul sinistro.
“Non avrei mai immaginato che fosse così piacevole farsi leccare i piedi” mi disse.
Iniziai a salire, i polpacci, le cosce. Avevo voglia del suo cazzo, avevo voglia di condurlo all’orgasmo.
Leccai le sue palle e le presi, una per volta, in bocca. La mia lingua salì sul suo magnifico cazzo, seguii le sue vene che la condussero alla grande cappella. La baciai, la leccai e iniziai il ritmico su e giù.
“Ti voglio venire sul viso” disse
Dopo alcuni minuti usci il suo cazzo dalla mia bocca, mi fece distendere sulla schiena e si mise a cavalcioni su di me. Iniziò una lenta sega, la sua cappella a pochi centimetri dal mio viso. Lo guardai mentre si dava piacere, mentre aspettava di riversare il suo sperma sul mio viso.
“Vengo” disse. Chiusi gli occhi appena in tempo per ricevere i suoi schizzi sul mio viso. Passò il suo cazzo sul suo sperma e me lo diede da leccare. Raccolse quello che era rimasto con le sue dita e gliele ripulii. Poi mi bacio. Non mi sarei mai aspettato che mi baciasse mentre la mia bocca era ancora piena del suo seme, ma in fondo era il suo probabilmente non gli faceva senso.
Si distese accanto a me, era visibilmente soddisfatto. Ci baciammo a lungo ...
... e poi sentii la sua mano afferrare il mio cazzo, iniziò a masturbarmi. Poi accadde l’inaspettato, si avvicinò al mio cazzo e lo prese in bocca, velocemente, quasi avesse timore di perdere la convinzione di succhiarlo.
Non era decisamente bravo, era palese, ma gradii incredibilmente quel gesto imprevisto. Succhiò per alcuni, lo avvertii quando ero al limite e si scosto, ero sicuro che non si sarebbe fatto venire in bocca. Il mio seme si riversò sulla mia pancia. Lo raccolse con le sue dita, più volte, e ogni volta me le diede da ripulire. Poi mi baciò di nuovo, anche adesso che il sapore della mia bocca era quello del mio sperma.
Volevo donargli un piacere che ero certo non avesse ancora mai provato.
Gli feci allargare le gambe, era un po’ intimorito, forse aveva paura che volessi penetrarlo. “Rilassati, non farò nulla d’invasivo” e sorrisi. Vidi il suo buchino, un territorio ancora inesplorato, mi sentivo quasi un pioniere.
Avvicinai la bocca ed iniziai a leccare. Filippo gemeva, godeva di un piacere inaspettato. Mi dedicai al suo culo per buoni dieci minuti e, piano piano, riuscii anche a penetrarlo, per quel che era possibile, con la lingua. Godeva e aveva iniziato anche a masturbarsi e venne nuovamente. Finii col rimming e ripulii il suo sperma dal suo pancino. Poi mi affiancai a lui, ci sorridemmo e ci baciammo.
La serata era però ancora lunga.
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