1. Elena86, la verità dietro la fantasia


    Data: 29/07/2021, Categorie: Sensazioni Autore: Elena86

    ... Stetti una mezzoretta con la mano sulla maniglia, indecisa sul da farsi, con il cuore in gola. Alla fine trassi un respirone, aprii la porta e mi diressi in sala.C’era la mia famiglia che faceva colazione, quasi tutta almeno. Mio padre puntualmente mi rimproverò, io mi scusai dicendo che per me era normale. Non era vero, non era normale affatto. Ero imbarazzata e il mio corpo lo mostrava chiaramente. In quel momento entrarono in casa mio fratello minore e due suoi amici. L’imbarazzo fu talmente forte che per un po’ di tempo non mi azzardai più a fare una cosa del genere. Qualche mese dopo ero sola in casa, tutto il giorno. La sera prima dormii nuda, la mattina seguente non mi vestii, giravo nuda per casa. L’assenza dei vestiti si faceva sentire, sembrava che mancasse qualcosa. Anche le azioni più semplici, come scaldare il latte, non erano affatto semplici. Mi sentivo minacciata dal pericolo che qualcuno mi vedesse. Circa a metà mattinata suonarono alla porta.Il mio cuore era già partito, la mia mente era già ferma. Non sapevo cosa fare. Alla fine con un enorme sforzo di volontà andai ad aprire la porta con nulla addosso. Mi affacciai appena con la testa, era un giovane rappresentante di una marca di aspirapolveri che voleva fare una dimostrazione. Io cercai di rimandare, ma era veramente insistente. Alla fine decisi di accettare ...
    ... la proposta, ero intenzionata però a farlo aspettare fuori, vestirmi e riaprire la porta. Le cose andarono diversamente. Non feci in tempo ad accennare un si che il venditore era già dentro casa, ed io ero nuda. Lui se ne accorse solo quando arrivai in sala, dove lui preparava l’attrezzatura, rossa come un peperone e con le mani che cercavano di coprire le mie parti intime. Mi scusai, lo sorpassai e corsi in camera a mettermi qualcosa addosso. Appena chiusi la porta di camera dietro di me non potevo non pensare al fatto che quello sconosciuto mi avesse vista nuda, sicuramente aveva visto il mio culo. Ero eccitata. Mi vestii, indossai un paio di calzoncini e una maglietta e tornai in sala per la prova dell’aspirapolvere. La maglietta era bianca ed i miei capezzoli spuntavano dal tessuto, ritti come non mi era mai capitato di averli.Anche il ragazzo, sulla venticinquina, era a disagio. Alla fine della dimostrazione mi lasciò il suo biglietto e se ne andò. Era il primo ragazzo che mi vide nuda. Appena se ne fu andato fui indecisa se richiamarlo dentro, come il personaggio dei miei racconti ha fatto in un’occasione. Quel giorno però rimasi a fissare la porta. Forse fu la decisione giusta non lo so, quello che so è che la mia mente lavorò molto di fantasia su quell’incontro. Mi dissi che, prima o poi, nella vita bisogna provare di tutto. 
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