Livia
Data: 30/07/2021,
Categorie:
Trans
Autore: Danytrv, Fonte: Annunci69
... sorrideva emozionato. Sembrava sincero e mi guardava affascinato, mi sentì gratificata “ Non dovevo venire, sono imbarazzatissima! E' la prima volta sai?"” Disse che ero magnifica e cominciò a parlare, non ascoltavo persa come ero nei miei pensieri e nel vortice di emozioni e sensazioni che provavo. Il freddo sulle gambe scoperte, la camicetta che si tendeva ad ogni respiro, il reggiseno che stringeva il torace, il filo del tanga che si era insinuato tra le natiche, le scarpe alte che mi costringevano a tenere le gambe unite di lato e vedevo il suo sguardo cadere sulle gambe coperte dalla gonna corta, il suo toccarmi il braccio o la mano con fare fintamente distratto. Mi piaceva essere Livia inutile negarlo. Stavo apprezzando tutto questo quando Maurizio si fermò, eravamo al Gianicolo ed era ormai notte, l’illuminazione era scarsa in quel punto, scese e mi aprì lo sportello, scossi la testa “ Su non avere paura, c’è pochissima gente!” Mi prese la mano aiutandomi a scendere. Nessuno fece caso a noi, eravamo una coppia come le altre così ci avviammo camminando sul brecciolino e non avendo dimestichezza con i tacchi alti inciampai ma fu pronto a sorreggermi. I nostri visi si trovarono a pochi centimetri e quasi naturalmente la sua bocca incontrò la mia baciandomi. Il suo gesto inaspettato non mi aveva lasciato il tempo di evitarlo. Ero sbigottita e stupita ma non dal bacio ma dall'intimo piacere che avevo provato nel riceverlo. Mi aveva lusingato e fatto sentire per la prima ...
... volta nella mia vita donna. Mantenne il braccio intorno alla vita e riprendemmo a camminare, apprezzavo sentire la stretta del suo braccio intorno alla vita e mi resi conto che camminavo ancheggiando attribui l'andatura ai tacchi alti. Ci fermammo accanto ad un muretto per ammirare il panorama, mi ci appoggiai e lui stavolta fece per abbracciarmi. “ No!” dissi allontanandolo e si discostò qualche centimetro, mi prese sotto braccio e tornammo all’auto. Senza partire riprese a parlare di me e di noi di quanto si sentisse attratto da me e il suo braccio lentamente scivolò sulle mie spalla, delicatamente mi attirò e il suo viso si avvicinò pericolosamente “ No, ti prego no!”, non dette ascolto alle mie preghiere. La mano si posò sul mio mento e le sue labbra toccarono le mie, ne sentì il calore poi la lingua premette e cedetti ad un bacio profondo e travolgente. Ogni traccia del mio io maschile era sparita, esisteva solo Livia e mi abbandonai tra sue braccia. In quegli istanti ogni remora, ogni vergogna era sparita volevo stare tra le sue braccia, mi sentivo irretita e quando la sua mano si posò sulle mie gambe fino a salire fin quasi all’inguine le serrai e lui la spostò sul fianco e poi sulla natica. Ormai non ero più in grado di opporre nessuna resistenza. Prese la mia mano e la pose sulla patta, per qualche secondo rimasi bloccata e lui abbassò la zip tirando fuori il suo cazzo. Lo shock che provai fi superato dalla curiosità di guardare il suo cazzo e provai il desiderio di ...