Il caldo, La Vale
Data: 31/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: M_R, Fonte: RaccontiMilu
Fa caldo, troppo caldo anche per iniziare a masturbarmi, il mio corpo lo vorrebbe ma la testa sa che la troppa fatica mi rovinerebbe la serata quindi sto nudo sul letto e cerco di tenere a bada i bollenti spiriti tenendo la mente occupata scrivendo, ogni tanto la mano scivola a toccare il mio cazzo ma subito il caldo mi ricorda che è meglio fermarmi. Il sabato mattina trascorre pigramente ogni tanto Whatsapp si fa sentire ma nessuno di troppo interessante, i soliti messaggi da pervertiti di amici e colleghi e qualche amica che si fa sentire ma appena provo a fare sul serio tira fuori impegni improbabili, �bah davvero non è il giorno per correre dietro a nessuna specialmente ad una come te� penso fa troppo caldo per le seghe, figuriamoci per correre. Poi tutto cambia, il telefono squilla ma non è un collega rompi palle, non è un'altra cazzata, è Lei.�Ciao che fai?� mi chiede, Strano, penso, dovrebbe essere tornata a Firenze dai suoi amici e dalla sua famiglia per il fine settimana.�Ciao a te, sto spalmato sul letto a morire di caldo� rispondo. Magari l'idea dello stare a letto inizia ad entrarle in testa, mi viene da ridere mentre lo penso.�Com'è li? Caldo?� c'è sempre una parte di me che spera in una risposta tipo �Si muore anche qui, resisto solo così: con foto seminuda allegata� ma non succede mai, però la risposta questa volta è migliore del previsto�Più o meno come a casa tua,non sono più partita,sono a Roma,pranziamo ...
... insieme?�Quattro messaggi uno meglio dell'altro.�Certo che si, sushi?� la butto lì�Si! Il tempo di prepararmi e tra un'oretta sono da te� risponde.�Ok ti aspetto� rispondo io senza far trasparire troppo entusiasmo.Non è la prima volta che mangiamo insieme, anzi ultimamente capita abbastanza spesso, ma per ora è tutto quello che c'è tra noi, mi passa a prendere e di solito prima di uscire beviamo qualcosa a casa mia. �Cazzo!� urlo forse a voce troppo alta, tra un'ora è qui è casa mia è un porcile, come un matto mi alzo dal letto e mi fiondo in salone per dare una sistemata, ma sono nudo, è meglio che mi metta un paio di pantaloncini almeno, sia mai che la signora del quinto piano si imbarazzi (l'ho beccata una volta che mi guardava dalla finestra, ma questa è un'altra storia). In fretta e furia rendo casa presentabile doccia, mi vesto e nel po' di tempo che mi rimane inizio a scrivere questo racconto mentre aspetto che arrivi Lei.Lei è Valentina mia collega, mia coetanea e una vita vissuta all'estremo opposto della mia, lei avvocato io diplomato, lei sportiva io pigro, lei con molta esperienza sessuale io no. Lei bellissima io normale. è bionda, capelli corti piccolina di statura poco seno ma una pancia piattissima, spalle e braccia muscolose da pallavolista gambe ben affusolate e un culo che sembra di marmo. Non è il mio tipo ideale fisicamente e nemmeno io sono il suo, a lei piacciono grossi e muscolosi io sono si ...