1. Mani nel buio


    Data: 01/08/2021, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io prevedevo e forse già un po� sapevo, che non avrei mai dovuto assecondarla né seguirla in quell�infausto e malaugurato locale del centro. Il suo sorrisetto, infatti, da ragazzina pervertita e viziata non annunciava né diffondeva nulla di buono, eppure mi ero lasciata placidamente attrarre, invogliandomi sennonché a quel gusto del proibito e una volta là dentro, fui rapidamente sedotta e rapita da quell�atmosfera densa d�eccitazione.Di locali esclusivamente per sole donne in Olanda ce ne sono molti, però non m�aspettavo né m�attendevo di ritrovarmi di colpo davanti a certe immagini, a dire il vero forse incolori e insignificanti, eppure quelle due ragazze all�angolo che si baciavano con la lingua in bocca mi mettevano addosso una bizzarra e un�invidiabile singolare agitazione, in quanto quel fremito scendeva lungo il mio corpo fino a pizzicarmi nel ventre. Bérénice mi teneva per mano come se quasi temesse che le sfuggissi, poiché mi trascinava nei corridoi oscuri tra i separé colorati, dove io cercavo di sbirciare tra la stoffa tesa curiosa peraltro di capire che cosa davvero potesse succedere, oltre a quelle effimere e momentanee barriere. In seguito entrammo in uno dei salottini, il fumo rifletteva il rosso cupo d�un faretto e dall�altra parte del tavolino sedevano due ragazze abbracciate, visibilmente contrariate e infastidite dalla nostra intrusione.In verità non c�era altro da fare che attendere fuori, nell�illusoria e vana speranza che si liberasse un posto. Noi ...
    ... avevamo parlato molte volte delle nostre curiosità e dei nostri interessi sessuali, giacché c�eravamo confidate le curiose e insolite attrazioni verso le altre compagne di scuola, tant�&egrave che la parola �omosessualità� ci faceva paura, ma anche ci cagionava agitazione e apprensione, dato che preferivamo credere che fosse normale essere attratte e tentate dalla bellezza d�un corpo femminile. In quell�occasione ci guardammo a lungo negli occhi, poiché l�eccitazione cresceva dentro di noi, incendiata da quel luogo che aveva il sapore della perdizione, anche perché l�impossibilità d�appartarci sembrava aumentarla e dilatarla a dismisura, però su d�una questione ci ritrovammo d�accordo: se fossimo potute stare da sole sarebbe accaduto l�imponderabile, l�indefinibile. Nessuna di noi due aveva il coraggio di fiatare, perché restavamo lì in piedi appoggiate al legno lucido della parete, una di fronte all�altra, prigioniere di qualcosa che non sarebbe mai accaduto. Gli arrivi nel locale si susseguivano inevitabilmente e la speranza d�entrare in uno dei salottini svaniva notevolmente con il passare dei minuti.Noi sapevamo che una volta fuori da lì tutto sarebbe svanito e forse proprio per questo assaporavamo il desiderio di quel momento. Una spinta e la gente s�accalcava dietro di me, dato che mi ritrovai quasi tra le braccia di Bérénice, però l�attimo si perse irrimediabilmente, perché troppi occhi erano puntati su di noi. Io avvertii un tocco lieve sulla schiena e poi due mani che ...
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