1. Birra pizza e divano


    Data: 01/08/2021, Categorie: Etero Autore: pollo_ollop, Fonte: EroticiRacconti

    Sono steso sul letto a leggere quando sento il rumore delle tue chiavi nella porta. “ciao amore!” “ciao! Sono di qua!” “ma non hai fatto da mangiare?!” È tardissimo, mi sono fatto prendere dal libro ed il tempo è volato. “scusa non me ne ero accorto fosse così tardi… usciamo a mangiare una pizza?!” “no dai, sono stanchissima…” Inizi a spogliati, prima le scarpe che lanci lontano, poi prendi il bordo del vestito e te lo sfili. È un gesto semplicissimo e veloce, ma io lo vedo come al rallentatore, sei sexy da morire eppure non fai nulla per esserlo. Sotto hai delle collant nere e la canottiera nera anche quella, niente di sexy. Il problema è che tu sei sexy! Ti guardo sistemare i vestiti sparsi per la stanza vestita come Eva Cant e sono già eccitato. “quindi non si mangia?” “se le pizze ce le facciamo portare?” “ok, fai tu” Chiamo la pizzeria mentre tu ti siedi per sfilarti le calze. Metto via il telefono e tu sei già in mutande e reggiseno. Ti sfili il reggiseno guardandoti allo specchio, dove incontri il mio sguardo. “che c’è?” Non ti rispondo, mi avvicino. “che intenzioni hai?!” Senza staccare gli occhi dai tuoi allungo una mano e afferro un seno. “sei freddo!” Scappi. Corri via. Mi hai preso in contro piede, non me lo aspettavo, ma cavolo, lo spettacolo dei tuoi seni che ballano nella corsa e la vista delle tue chiappe che spariscono dietro la curva mi fa impazzire. Ti vengo a cercare, hai acceso l’acqua e ti sei infilata sotto la doccia. Va beh, mi siedo sul water e ti ...
    ... guardo, mentre ci raccontiamo la giornata. Lo sai che ti sto guardando e ti piace, ma non stai facendo nulla per me, anzi quando esci ti infili l’accappatoio velocissima. Cerco di avvicinarmi, ma mi sfuggi di nuovo “devo asciugarmi i capelli altrimenti mi raffreddo!” Mi appoggio allo stipite della porta del bagno a guardarti, hai preso il mio posto sul water e ti stai asciugando i capelli. Hai le gambe accavallate, nude, lisce, lunghissime, l’accappatoio è mezzo aperto e si intravedono i tuoi seni. “non hai nulla da fare?!” “nulla di più importante, ti do fastidio?” Mi sorridi. “lo sai cosa sto pensando vero?!” Abbassi lo sguardo, la mia erezione è più che evidente. Mi avvicino a te mentre mi abbasso i calzoni della tuta. “non ti avvicinare!” Mi punti contro con il fon come se fosse una pistola. Ma io ti vengo vicino, ti prendo il fon dalle mani, appoggio il mio uccello al tuo viso ed inizio ad asciugarti i capelli. “tu non sei normale!” Mi sorridi e apri la bocca. Ti sto asciugando i capelli con il fon mentre mi succhi l’uccello, si forse non sono del tutto normale. Suona il campanello. “le pizze! Col cavolo che gli do la mancia!” Mi stacco da te e vado al citofono, mentre mi sistemo i calzoni. “chiudi la porta del bagno per favore?!” “no” “stronzo!” sento sbattere la porta. Mi sa che questa me la fai pagare. Intanto pago le pizze e saluto il ragazzo. Sono indeciso se mangiare subito o se prima saltarti addosso, quando mi raggiungi. Hai messo la tuta più vecchia, stinta e larga ...
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