Matilde 02-02 - esibizionismo di coppia
Data: 01/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Alex46, Fonte: Annunci69
E' da quando ero bambina che so di essere esibizionista, anche se nel tempo il significato di questa parola si è modificato. Oggi mi definisco esibizionista e ogni volta che qualcuno mi racconta episodi di quel genere mi ci appassiono e mi faccio coinvolgere. Con Michele ne parliamo spesso: le nostre fantasie hanno in genere un contenuto esibizionistico forte, e so che anche i due anni passati assieme dopo il loro matrimonio sono stati parecchio coloriti...
Una sera a letto Michele mi racconta questa storia, ancora di quando non ci conoscevamo.
«Con Debra abbiamo fatto cose incredibili, così strane anche per le nostre stesse manie di esibizione e voyeurismo. Vivendo assieme alla fine ci si accorge che non si conoscono mai a sufficienza i gusti e le fantasie dell’altro, che c’è sempre da imparare e scoprire, che c’è sempre spazio per farsi incantare dalle novità reciproche.
Io ho sempre saputo di vivere questa doppia natura, cioè essere innamorato di una donna e nello stesso tempo vivere con la fantasia il prestito di lei ad altri. Non credo sia per la solita insicurezza di cui tutti parlano, ma a ogni modo...
Con mia gradita sorpresa non fu difficile esprimere a Debra queste mie immagini interiori, notando ben presto che anche a lei questi giochetti e questi contrasti di realtà e finzione col tempo cominciavano a interessarla e quindi a piacerle.
Un venerdì sera, come facevamo spesso, decidemmo di uscire un po’ presto: si sentiva nell’aria che avevamo voglia ...
... di fare qualcosa di eccitante, di proibito.
In macchina ne parlammo e decidemmo di provocare qualcuno, uno qualunque, fino a fargli venire la voglia di scoparsi mia moglie: voglia condannata a non avere in realtà alcuna speranza, perché non avevamo alcuna intenzione di farlo davvero. Una voglia completamente asservita al nostro piacere.
E in ogni caso questo doveva succedere in un luogo pubblico, come un un pub, al cinema, e visto che stavamo andando a cena tanto valeva cominciare subito.
Decidemmo di andare al ...., un locale molto carino e soprattutto tranquillo. Lo conosci?
- No, non credo.
Non è mai molto affollato, in genere è frequentato da gente di un certo livello. Debra quella sera era vestita con un abito beige a maglia lungo fino alle caviglie e con i bottoni davanti: sai, di quelli che sta a te decidere quanti bottoni sbottonare e quanti no. Era semplicemente uno schianto, così alta, così orgogliosa di sé. La adoravo. Il vestito probabilmente l’hai anche visto nel suo armadio, se ce l’ha ancora.
- Non l’ho presente.
Naturalmente quella sera era molto sbottonato: in basso quanto bastava a coprire gli slip, mi ricordo che erano neri di pizzo, con autoreggenti molto velate, un paio di slip neri di pizzo classico; in alto copriva a malapena un reggiseno a balconcino di quelli che tengono le tette così strette da scoppiare.
Prima di sederci, venne un cameriere abbastanza giovane, simpatico ma un po’ impacciato e timido: forse non era molto che ...