1. Addio al celibato 3 - il digestivo


    Data: 02/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    ... strana, sembra quasi che io sia la donna di casa che deve occuparsi dei suoi uomini. Dovrebbe infastidirmi la cosa, ma non so perché, ripenso a quanto mi hanno fatto ieri sera e stamattina, e sento che mi fa piacere occuparmi di loro, come se fosse il mio modo per ringraziarli.
    
    Una volta pronta la pasta la servo in tavola, una semplice pasta al pomodoro seguita da un po' di frutta, nulla di che. Anche perché se vogliamo ritornare al mare dobbiamo comunque mantenerci leggeri. Alla fine Marco prende dal soggiorno una bottiglia di amaro e quattro bicchierini. Per me no, in quanto sa che non amo i superalcolici. Io intanto porto in tavola il caffè e Marco prende il cucchiaino per zuccherare il suo caffè. Non so quale strano movimento abbia fatto, fatto sta che il cucchiaino gli scivola di mano e cade per terra. Io non mi sono ancora seduto, per cui mi viene naturale abbassarmi e infilarmi sotto al tavolo per recuperarlo. Sono ancora sotto, faccio appena in tempo ad alzare la testa e vedo una scena che mi immobilizza e mi lascia senza parole. A una decina di centimetri dal mio viso svetta il cazzo ritto e duro di Marco, che si è abbassato preventivamente i pantaloni. È una stimolazione visiva molto forte, tanto che il mio uccello va immediatamente sull'attenti e la mia voglia sale repentina. Senza dire una parola agguanto il cazzo enorme nella mia mano, avvicino il mio viso, spalanco la bocca e m'infilo il palo di colpo in gola. In quel preciso istante, Teo domanda ad alta ...
    ... voce: "Allora Giò, quanto impieghi a recuperare un cucchiaino???".
    
    Ma la sua domanda rimane sospesa a mezz'aria, in quanto Marco lancia un mugolio strozzato per la sorpresa del mio gesto. I miei amici rimangono in silenzio, quindi gli unici suoni che si sentono sono i respiri affannosi di Marco e i miei mugolii di piacere, che ben fanno capire quanto impegno stia mettendo nello spompinare il mio amico. Mentre continuo a succhiare, sento che gli altri tre si abbassano i costumi, facendo svettare i loro uccelli già duri. La situazione è eccitantissima, in quanto nessuno dice nulla, neanche Marco: sospira solamente e si gode il mio lavoretto. Fa fare tutto a me e mi stupisco del fatto di riuscire a dargli tutto questo piacere, visto che stando sotto il tavolo le mie possibilità di movimento sono assai ridotte. Dopo un paio di minuti, però, Marco vuole evidentemente cambiare tecnica e prendere lui in mano la situazione, quindi mi immobilizza la testa e comincia a muovere il bacino sulla sedia, cominciando così a scoparmi in bocca, dapprima abbastanza lentamente, poi aumentando sempre di più la velocità e la forza delle sue spinte. Mi arriva sempre più in profondità, tanto che ad un certo punto il cazzo è completamente piantato in gola e io comincio ad emettere versi gutturali e a produrre una quantità industriale di saliva che va a imbrattargli le gambe. Marco però non si cura della mia sofferenza e continua imperterrito a violentarmi la gola; molla la presa solo dopo una ventina ...