Sabrina
Data: 02/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: pacobelli, Fonte: Annunci69
... passavo le giornate a pensare a lei a quanto avrei voluto prenderla da dietro, alzarle quella gonna attillata, strappare quelle calze nere con la riga dietro e penetrarla con il mio cazzo tenendola per i capelli e scoparla per ore ed ore. Finalmente, dopo interminabili sofferenze, arrivò il famoso giorno dalla causa. Avevo un'agitazione incredibile che non provavo da non so quanto tempo, ero eccitato e nervoso, cercai di calmarmi e andai all'areoporto per prendere il volo che finalmente mi avrebbe fatto rivedere Sabrina. Iniziai a farmi tremila domande, mi chiedevo se magari quell' "invito" fosse stato solo il frutto della mia fantasia o se nel frattempo lei avesse cambiato idea al mio riguardo e altre mille domande mi giravano per la mente. Alla fine decisi di rilassarmi, male che fosse andate la avrei rivista e avrei smesso di tormentarmi nel pensarla. Arrivato a Torino mi aspettavo di vederla subito all'aeroporto, ma invece venne a prendermi un collaboratore dello studio "andiamo subito in tribunale" mi disse, alchè, un po' deluso, salii in macchina ringraziandolo. Arrivati finalmente al tribunale c'è Sabrina che mi aspetta, si avvicina all'auto e apre la portiera invitandomi a scendere ma senza spostarsi troppo, in modo che io scendendo debba per forza sfiorarla. il suo profumo è lo stesso e la sua sensualià mi impregna l'anima e il cazzo ce mi diventa duro senza neanche che me ne accorga. Mi dice di seguirla perchè siamo in ritardo e mi spiaga che il tribunale è quasi ...
... tutto vuoto per non so bene quale motivo. Arriviamo in aula giusto in tempo, Sabrina è una furia e fa letteralmente a pezzi l'avvocato della controparte e il giudice pende letteralmente dalle sue labbra. In quattro e quattrotto vinciamo la causa e dopo i saluti di rito con il collega sconsolato io le apro la porta e la faccio uscire. "ora festeggiamo" mi sussurra in un orecchio mentre mi passa di fianco. Una volta uscito dall'aula mi prende per mano quasi con aggressività "vieni con me" mi dice, più che una richiesta è un ordine. Mi porta in un bagno dal quale si accede tramite una saletta al piano superiore, il tribunale è effettivamente deserto e su quel piano non ci sono neanche i cancellieri, inoltre la saletta sembra più uno studio privato. "ecco ora puoi farmi tutto quello che hai immaginato" mi dice, "non aspettavo altro" le rispondo. Le afferro la faccia ed inizio a baciarla, le fa lo stesso, mi prende per i capelli e mi morde il labbro, gioca con la mia lingua, si allontana e si avvicina per stuzzicarmi, poi scende sul collo è incontrollabile, prima è dolce e dopo un istante diventa aggressiva... sbottona il primo bottone della mia camicia con delicatezza, ma poi decide di strappare tutti gli altri. La sua lingua scende lentamente, dal collo al petto, dal petto alla pancia. Si inginocchia ed inizia a sbottonarmi i pantaloni "cosa vuoi che faccia" mi chiede maliziosa, senza aspettare la mia risposta ti fuori il mio cazzo, credo di non aver mai avuto un erezione così ...