1. Il mio harem - 4


    Data: 03/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: SILVIA, Fonte: EroticiRacconti

    Le giornate scorrono tranquille tra massaggi e bagni di sole. Ho una carnagione bellissima e dorata, sono dimagrita qualche chilo e mi sento veramente in gran forma. Le ancelle sono sempre più brave, servizievoli, piegate ai miei desideri; le loro linguette oramai conoscono ogni angolo del mio corpo, hanno baciato e leccato ogni centimetro della mia pelle. Sono veramente delle bravissime e bellissime T-gilrs asiatiche. Ogni mattina mi diverto ad infilargli un plug in quei bei culetti oramai semivergini. Hanno dei sfinteri ancora rosa, sono dolcissime e glielo faccio tenere tutto il giorno. Alcune volte le vedo toccarsi fra di loro di nascosto, accarezzarsi quei seni appena accennati, e poi quando gli metto il plug, hanno un’erezione che subito gli calmo con dell’acqua fredda. Non voglio che sporchino casa con quel loro inutile sperma. Ho sentito il mio amico chirurgo plastico e mi ha detto che oggi c’è una nuova tecnica meno invasiva per trasformarle come piace a me. Si può fare una sorta di legatura dei testicoli, in maniera che non scendano nello scroto e rimangano sempre nel loro naturale alloggiamento alla base del pene, all’interno. In questo modo e a causa della temperatura corporea, perderanno la possibilità di produrre sperma. Voglio provare e fra qualche giorno le porterò per questo piccolo intervento ambulatoriale. Ma oggi arriverà Alì e finalmente le mie voglie represse e mai sopite, saranno soddisfatte. Sono in giardino sul piano vasca e ancora al sole. Mi tuffo ...
    ... per una nuotata e sento suonare al cancello. Le ancelle vanno ad aprire e vedo Alì che si avvicina. “ ciao Alì …. vieni …… fatti spogliare da loro e tuffati “ . Alì non se lo fa chiedere due volte e mentre lo spogliano rimango ammirata a vedere quel gran pisellone che moscio gli pende tra le gambe. Mamma mia, sembra davvero una terza gamba. Sento già le farfalle nella fica. Si tuffa e mi raggiunge dove si tocca, dove l’acqua arriva poco sopra la vita. Subito mi abbraccia, facendomi sentire il pisellone che mi struscia sulle cosce. Mi bacia, mi abbraccia, mi bacia il collo, mi morde i lobi, ha una gran voglia pure lui. E allora lo abbraccio anche io al collo, con le gambe gli cingo i fianchi e intreccio i piedi dietro ai reni. Praticamente gli sto offrendo la mia ficona aperta, pronta per essere profanata. Sento il pisellone che cresce, come una molla scatta sull’attenti e mi appoggia la cappellona in mezzo alle grandi labbra. Mi scappa inevitabilmente un primo sospiro di piacere. Ora gioca con la cappellona, come sa che mi piace, lo strusciandola su tutta l’apertura, indugiano in un entro e non entro, mentre sento il cervello oramai andare in pappa. Siamo in acqua e non posso sentire i miei umori ma immagino sia in un lago. Poi me lo punta e inizia a spingere. Sento le carni che si aprono al suo passaggio, sento che mi riempie tutta, esplora ogni angolo della mia fica. Continua a spingere inesorabile e me lo sbatte fino al collo dell’utero. Sospiro affannosamente, mugolo, sono ...
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