Una moglie perfetta...08 - Racconti Erotici

Una moglie perfetta...08

... più anziano.Senza dire nemmeno una parola mi ha messo le mani addosso. Mi toccava le tette, mi strizzava i capezzoli, poi è sceso giù, ha scostato il perizoma e ha iniziato a toccarmi la fica. Poi mi ha preso la mano e mi ha fatto toccare il suo uccello. Intanto era arrivato il ragazzo, che stava lì a guardare senza fare niente. Allora ho preso l’ iniziativa: gli ho detto il numero della cabina e gli ho detto di aspettare due o tre minuti, prima di seguirmi.Appena arrivata in cabina mi sono spogliata. Quando ho sentito bussare come d’ accordo ho socchiuso la porta, ma non pensavo che fossero in due. Comunque, li ho fatti entrare. Subito, l’ anziano a ripreso a toccarmi, poi mi ha fatto sedere su questa poltroncina, in questa stessa posizione e si è tuffato a leccarmi. Il ragazzo si è avvicinato, di fianco: si era tolto il costrume e aveva il cazzo durissimo, tanto che quasi toccava l’ ombelico. L’ ho preso in bocca; nemmeno il tempo di gustarlo un po’ ed è subito venuto.- E…tu? – non posso fare a meno di chiedere.-- Io? L’ ho ingoiato come faccio sempre. Era tanto, buono, caldo. Intanto l’ altro continuava a leccarmi, mi infilava la lingua nella fica, mi leccava il buchino, lo succhiava, tentava di infilare la lingua…e…Ciccino, leccalo anche tu, se vuoi che continui.-Faccio del mio meglio e lei apprezza; si muove sulla poltroncina per farmi capire dove vuole essere leccata, mentre prosegue il racconto.- Il tipo ci sa fare: mentre non smette di leccare infila un dito ...

... dietro…-- Dietro??? – la interrompo.-- Ma sì, nel culo, no?.-- Ah ecco.-Mi rituffo sul bersaglio e punto il dito sul buchino per infilarlo, ma lei mi blocca.- No, ciccino, ora no…continua a leccare…sto per godere. Dunque, lui infila il dito, lo muove un po’ e ho un orgasmo tanto violento che quasi cado dalla sedia.-Dopo aver goduto con me mi accarezza la testa.- Bravo, Ciccino, bravo, sei stato proprio bravo.-Ormai mi sto abituando al “Ciccino”.- Senti, Monica, Ciccino avrebbe qualcosa da mostrarti.-Mi alzo e lei può vedere la mia erezione.- Vuoi godere adesso? Credevo che volessi sentire la fine del racconto.-Sembra quasi che si diverta.- Ma certo che lo voglio sentire.-- Va bene, ma non vuoi leccarmi ancora un po’?-Torno ad inginocchiarmi e mi abbevero dei suoi copiosi succhi asprigni.- Dopo che ho goduto, il tipo mi ha fatto inginocchiare sulla sedia, mi è venuto davanti e me l’ha messo in bocca; era grosso e lungo, non ancora duro, ma dopo un po’ che glielo succhiavo lo è diventato. E’ passato dietro e, dopo aver detto al ragazzo di prendere il suo posto e farselo succhiare, ha ricominciato a leccarmi il buchino, a insalivarlo, a entrare prima con un dito, e poi con due. Ha anche tentato di infilarlo, ma non ci riusciva; non era abbastanza rigido e non entrava.-Ora basta, se non faccio qualcosa rischio di scoppiare. Mi rialzo e, in quella posizione ho l’ uccello giusto giuisto all’ altezza della sua calda, umida fichetta, e scivola dentro come chi conosce bene la strada.- Vedi ...